Nella cattedrale di Santa Maria del Fiore sono giunti al termine i restauri degli affreschi di di Paolo Uccello e di Andrea del Castagno, tornati a splendere dopo un accurato intervento manutentivo.

Il Duomo di Firenze è una fonte pressoché infinita di gioie per gli amanti dell'arte. Dopo la notizia della scoperta di policromie ormai quasi del tutto scomparse sulle statue del gruppo Madonna con Bambino e angeli adoranti che decora la Porta dei Cornacchini, adesso tocca a due dei più celebri affreschi presenti all'interno del massimo tempio cittadino, tornati visibili e splendidi come non mai: si tratta delle raffigurazioni dei condottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, realizzate rispettivamente da Paolo Uccello e Andrea del Castagno. Sarà ora possibile tornare a contemplarle in tutto il loro splendore, scoprendo ogni segreto di due capolavori rinascimentali che narrano pagine importanti della storia di Firenze. IL RESTAURO DEGLI AFFRESCHI DEL DUOMO DI FIRENZE Il restauro, commissionato e diretto dall'Opera di Santa Maria del Fiore, era iniziato a fine maggio 2022 sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. La restauratrice incaricata dell'intervento è stata Daniela Dini, che già nel 2000 aveva dedicato le sue cure ai due affreschi. Le opere, infatti, divenute un simbolo della grandezza della città di Firenze, sono state restaurate in innumerevoli occasioni, talvolta intervenendo pesantemente sull'intonaco alla base degli affreschi. Il primo restauro risale addirittura al 1524, mentre altri interventi si susseguirono nel 1688, nel 1842, nel 1946, nel 1953 a opera di Dino Dini e l'ultimo, nel 2000, realizzato appunto dalla stessa Daniela Dini. Lo stato di conservazione dei dipinti del Duomo era relativamente buono, ma il ventennio trascorso dall'ultima pulizia aveva portato al deposito sulla superficie dell'affresco del particolato prodotto dall'inquinamento e della polvere inerte. GLI AFFRESCHI DI PAOLO UCCELLO E ANDREA DEL CASTAGNO “I condottieri di Paolo Uccello e Andrea del Castagno hanno per Firenze un particolare valore simbolico. Questo conferisce al restauro un alto valore non solo artistico, ma anche civile e culturale”, dichiara Sergio Givone, vice presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Le due opere hanno dimensioni di tutto riguardo: ciascuno dei due affreschi misura oltre cinque metri per otto, con una superficie dipinta di oltre quaranta metri quadrati ognuno. L’omaggio a Giovanni Acuto fu dipinto da Paolo Uccello in tempo per l'inaugurazione della cupola del Brunelleschi, il 30 agosto 1436. L'opera rappresenta il condottiero inglese John Hawkwood, capitano di ventura al servizio della Repubblica di Firenze. Niccolò da Tolentino, raffigurato da Andrea del Castagno nel suo affresco del 1455, era il capitano generale di Firenze: fu lui a regalare alla città la vittoria nella sanguinosa Battaglia di San Romano del 1432, resa celebre anche per il trittico omonimo conservato agli Uffizi, alla National Gallery di Londra e al Louvre di Parigi. [Immagine in apertura: Andrea del Castagno, monumento equestre a Niccolò da Tolentino, affresco, 1455, 833 x 512 cm, navata sinistra della Cattedrale di Firenze. Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, photo Antonio Quattrone]
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