Arturo Martini. I capolavori

sulla mostra

Arturo Martini è stato uno degli artisti italiani più influenti del Novecento e, grazie alle sue incredibili sculture, ha saputo dare nuovo impulso al linguaggio plastico. La mostra Arturo Martini. I capolavori, allestita al Museo Luigi Bailo di Treviso, città natale dello scultore, è un’occasione per ripercorrere le fasi della sua produzione creativa. La nuova esposizione, visitabile fino al 30 luglio prossimo, raduna alcuni lavori cardine di Martini.


LE OPERE DI ARTURO MARTINI IN MOSTRA A TREVISO


Dalla scultura alla pittura e alla grafica, dai primi lavori realizzati in età giovanile alle opere più mature, il percorso espositivo, curato da Fabrizio Malachin e Nico Stringa, presenta i capolavori di Martini provenienti dall'ampia collezione del Museo Bailo, come la poderosa scultura Adamo ed Eva. Un itinerario che descrive la parabola dello scultore trevigiano, a partire dagli anni dell'apprendistato e delle prime mostre a Treviso, e Venezia fino agli interventi più noti. Indimenticabile la sua Donna che nuota sott'acqua in marmo, in mostra insieme alla “bozza” preparatoria in bronzo, o ancora La Pisana e Donna al sole e il gigante Sacro Cuore in gesso di oltre 3 metri d'altezza, esposto per la prima volta al pubblico.

Non mancano poi le maioliche dell'artista, sculture di piccole dimensioni con le quali Martini sperimentò nuovi materiali, e ancora le sue opere pittoriche, alcune delle quali non sono mai state presentate prima. A concludere la mostra è la sezione dedicata alla maturità dell'artista, con opere come La Venere dei porti, una delle grandi terrecotte dell'artista, acquistata dal Comune di Treviso novant'anni fa.


IL TALENTO DI ARTURO MARTINI


Arturo Martini non fu soltanto uno straordinario scultore, ma lavorò anche come pittore, disegnatore e incisore. La sua arte, fatta di sperimentazioni di materiali e formati, prende vita attraverso il marmo, il gesso, il bronzo e la terracotta, e spazia dalla scultura alla pittura, dalla grafica al disegno: una ricerca artistica parallela a quella scultorea, evidente soprattutto nelle sue cheramografie (termine coniato da Martini per indicare le stampe da matrici di “sfoglia” d'argilla).

[Immagine in apertura: Arturo Martini, La Pisana, 1928]

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