Escher.

sulla mostra

È una cornice d'eccezione quella che accoglie a Firenze le opere di Maurits Cornelis EscherAl geniale artista olandese è infatti dedicato il primo grande evento espositivo allestito nel complesso monumentale divenuto negli ultimi anni sede del Museo degli Innocenti. L'edificio, nel cuore del capoluogo toscano, fu come noto progettato da Filippo Brunelleschi a partire dal 1419; vanta una storia antichissima come un luogo di accoglienza per i minori abbandonati.


LA MOSTRA DI ESCHER A FIRENZE


L'ipnotico immaginario dell'incisore e grafico scomparso nel 1972 viene ricostruito a Firenze con circa 200 opere. Nel percorso di visita sono inclusi alcuni dei lavori più identitari dell'estetica e dello stile di Escher, conosciuto soprattutto per le composizioni geometriche al limite dell'impossibile e dell'immaginifico. A Firenze, fra gli altri capolavori, sono esposti Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata, che appartengono all’immaginario comune riferibile al grande artista.


OLTRE 200 OPERE ESPOSTE AL MUSEO DEGLI INNOCENTI


Una delle otto sezioni della mostra è dedicata alle esperienze di Escher in Italia, raggiunta per la prima volta con i genitori nel 1921 e scelta come destinazione per un soggiorno prolungato nel 1923, al termine degli studi. Un'esperienza che permise all'artista di ampliare gli orizzonti artistici, avviando collaborazioni con autori di base nel Paese, fra cui il grafico di origini svizzere Joseph Haas Triverio. La permanenza in Italia, che fu funzionale allo studio dei paesaggi e della natura, si concluse con la progressiva ascesa al potere del fascismo. Eschermania, sezione conclusiva del percorso espositivo, documenta la fortuna riscossa dall'immaginario e dalle tecniche messi a punto dall'artista olandese in una pluralità di ambiti: dai fumetti alle pubblicità, dalla musica alla moda, fino al cinema e all'arte contemporanea.

[Immagine in apertura: Maurits Cornelis Escher, Vincolo d’unione, 1956. Litografia, 25,3x33,9 cm. Collezione Maurits, Bolzano. All M.C. Escher works © 2022 The M.C. Escher Company. All rights reserved www.mcescher.com]

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