Fotografia

Robert Mapplethorpe. Le forme del classico

VENEZIA-STANZE DELLA FOTOGRAFIA

10/04/2025 - 06/01/2026

Informazioni

artista:

Robert Mapplethorpe

curatori:

Denis Curti

Sull’isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, Le Stanze della Fotografia ospitano due mostre che dialogano tra loro in modo sorprendente: da un lato si colloca quella dedicata alla potenza classica e sensuale di Robert Mapplethorpe, dall’altro la visione poliedrica e frammentata di Maurizio Galimberti. Due approcci radicalmente diversi, eppure accomunati da una ricerca profonda sull'immagine e sulla sua capacità di restituire, trasfigurare, reinterpretare. Insieme rendono la sede lagunare un punto di riferimento per la scena internazionale della fotografia grazie a un progetto curatoriale ambizioso, firmato da Denis Curti, che punta a esplorare il pensiero e la visione dei due autori e apre un varcoa sul dialogo tra fotografia e arte, tra identità e percezione, tra classico e contemporaneo.

LA FOTOGRAFIA DI ROBERT MAPPLETHORPE IN MOSTRA A VENEZIA

Con oltre 200 opere, alcune delle quali mai esposte in Italia, la mostra Robert Mapplethorpe. Le forme del classico è un viaggio nella perfezione formale e nella provocazione estetica. Dopo oltre trent’anni dall’ultima retrospettiva veneziana, Mapplethorpe torna in città con una selezione che esalta la dimensione scultorea dei suoi soggetti. Tra loro nudi maschili e femminili colti nella loro assoluta plasticità, fiori ritratti come corpi vibranti, ritratti di icone culturali che diventano veri e propri altari visivi. Il corpo, per Mapplethorpe, è al tempo stesso strumento e messaggio, oggetto di desiderio e tempio di bellezza. Le sue immagini si fanno classiche non perché imitano l’antico, ma perché lo attraversano con audacia e rigore, restituendoci figure senza tempo, scolpite dalla luce e da una tensione sensuale quasi sacra. In mostra anche autoritratti, collage e ready-made degli esordi, rarissimi e sperimentali, che raccontano la sua ricerca identitaria, e una straordinaria galleria di ritratti: da Patti Smith a Andy Warhol, da Susan Sontag a Keith Haring. Robert Mapplethorpe. Le forme del classico è il primo atto di una più ampia trilogia che comprende altri due eventi espositivi nel 2026, in programma a Milano e a Roma.

A VENEZIA MAURIZIO GALIMBERTI E LE SUE VISIONI CALEIDOSCOPICHE

Al primo piano de Le Stanze della Fotografia, infine, la mostra Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni Americane di Italo Calvino (visitabile dal 10 aprile al 10 agosto) accosta la sua celebre tecnica del mosaico fotografico del'artista italiano alla poetica delle Lezioni Americane del celebre scrittore. In sei sezioni – passando da Taylor Swift ai ritratti iconici, dallo sport alla città – Galimberti smonta e rimonta la realtà, rifiutando la fedeltà mimetica per abbracciare una visione molteplice, dinamica, quasi musicale. Le sue polaroid manipolate raccontano il tempo che scorre, lo sguardo che cambia, l’immagine che diventa riflessione. Star internazionali come Johnny Depp e Lady Gaga si scompongono in istanti, diventano archetipi, mentre luoghi e volti si offrono al visitatore come frammenti di un universo più ampio. Ispirato da David Hockney, Marcel Duchamp e Umberto Boccioni, Galimberti usa la fotografia per indagare il visibile, per trovare, nel caos della realtà, una nuova forma di armonia.

[Immagine in apertura: Self Portrait, 1975 © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission.]

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