Henri de Toulouse-Lautrec

sulla mostra

Tra i più grandi pittori del tardo Ottocento e uno degli artisti più rappresentativi della Parigi di fine secolo, “padre” di alcuni ineguagliabili capolavori come la celebre Toilette, Henri de Toulouse-Lautrec è protagonista a Rovigo dell'esposizione che porta il suo nome. Aperta dal 23 febbraio al 30 giugno 2024 e allestita negli spazi del Palazzo Roverella, la mostra esplora l'affascinante universo del maestro francese, radunando una serie di sessanta di suoi lavori, tra preziosi dipinti, pastelli e manifesti, provenienti da importanti istituzioni statunitensi ed europee.


L'ARTE DI TOULOUSE-LAUTREC IN MOSTRA A ROVIGO


Il percorso espositivo fa luce sulle diverse sfaccettature della produzione di Toulouse-Lautrec, molto spesso ridotta alla produzione di creazione di manifesti. L'artista, in realtà, era anche un eccellente pittore e nel corso della sua carriera diede vita a straordinari dipinti e pastelli: capolavori che per l'occasione saranno esposti nelle sale di Palazzo Roverella. Il corpus di opere dell'autore viene posta a confronto con i contributi di maestri realisti, impressionisti e simbolisti della Parigi dell'epoca, per un totale di duecento opere esposte. L'itinerario della mostra prende in esame anche l'attività di Toulouse-Lautrec nel campo del manifesto: non solo le iconiche Affiches, ma anche diversi disegni e dipinti preparatori dell'artista, che per l'occasione saranno affiancati ai lavori di numerosi autori attivi negli stessi ambienti del maestro francese. Il risultato è un avvincente “viaggio” che restituisce non solo la vivacità della scena parigina, ma offre anche un'approfondita panoramica del campo d'azione del maestro di Albi.


TOULOUSE-LAUTREC IN MOSTRA A PALAZZO ROVERELLA


Curata da Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, con la collaborazione di Nicholas Zmelty, la rassegna include numerosi focus, che permettono al visitatore di immergersi nell'ambiente parigino in cui operava il pittore. Tra le sezioni spiccano Parigi 1885-1900, Le Chat Noir, Il rinnovamento della grafica e Les Arts Incohérents, quest'ultima dedicata all'omonimo movimento artistico francese che anticipò molte delle tecniche adottate dalle Avanguardie del Novecento, tra cui il Dadaismo. Nel catalogo associato all'esposizione, infine, sono presenti  i saggi dei curatori e studi firmati da Nicholas Zmelty (sulla grafica), da Johan Naldi (su Les Arts Incohérents), da Mario Finazzi (sugli autori spagnoli a Parigi a fine Ottocento) e da Bertrand du Vignaud (sul rapporto tra il pittore e Marcel Proust).

[Immagine in apertura: Henri de Toulouse-Lautrec, À Grenelle: L’attente, 1887 circa, olio su tela. Williamstown, Sterling and Francine Clark Art Institute © Clark Art Institut]

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