Ruth Orkin. Una nuova scoperta
sulla mostra
Il suo sogno era quello di fare la regista, ma una serie di ostacoli la portò a chiudere momentaneamente questo desiderio nel cassetto e a scoprire nella fotografia uno strumento ugualmente efficace per esprimere se stessa. Ruth Orkin, fotoreporter statunitense tra le più rilevanti del Novecento, è la protagonista della mostra Ruth Orkin. Una nuova scoperta, in programma fino al 16 luglio nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino. Un'occasione unica per ammirare 156 scatti dell'artista, la maggior parte originali, e ripercorrere la vita e la produzione di una delle personalità più importanti nel panorama fotografico del XX secolo.
LE FOTOGRAFIE DI RUTH ORKIN A TORINO
Un percorso affascinante, a cura di Anne Morin, che raccoglie i lavori più iconici realizzati dalla fotografa tra il 1939 e la fine degli anni Sessanta. Fra le sue opere più note spiccano Jimmy racconta una storia, VE-Day e American Girl in Italy, il memorabile scatto in cui una giovane donna americana passeggia per le strade di Firenze, attirando lo sguardo indiscreto di alcuni uomini. Per non dimenticare gli straordinari ritratti di personaggi del calibro di Vittorio De Sica, Orson Welles, Marlon Brando e Albert Einstein.
Un viaggio nella carriera di Orkin, che testimonia anche la sua grande passione per il cinema, con il film Little fugitive del 1953, vincitore del Leone d'argento alla Mostra del Cinema di Venezia. L’esposizione rappresenta la più ampia antologica sull’autrice mai organizzata in Italia.
RUTH ORKIN E LA FOTOGRAFIA
Fotografa di grande talento, Orkin riusciva a cogliere, nella quotidianità, emozionanti frammenti di vita: come un gruppo di donne che offre del cibo ai gatti o un padre che porge una fetta di anguria alla figlia. Grazie al suo talento, entrò a far parte della Photo League, la cooperativa di fotografi newyorkesi, e riuscì ad affermarsi come una delle firme più importanti dell'epoca, e non solo.
[Immagine in apertura: Ruth Orkin, Boy on Reservoir, Central Park, New York City, 1960, Modern print, 2021 © Ruth Orkin Photo Archive]