Nel 2024 aprirà il sesto (e ultimo) Messner Mountain Museum

<p>Sei straordinari gioielli architettonici ad alta quota in cui raccogliere la tradizione legata alla <a href="https://arte.sky.it/news/pistoia-oasy-contemporary-art" target="_blank">montagna </a>e alla disciplina dell'alpinismo. È così che si potrebbe riassumere il grande progetto del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/07/zaha-hadid-sulle-dolomiti-firma-il-messner-museum" target="_blank">Messner Mountain Museum</a>, il circuito museale diffuso con sedi sparse sulle <a href="https://arte.sky.it/foto/installazioni-giardini-artemide-dolomiti" target="_blank">Dolomiti</a>. Oggi, l'ambiziosa iniziativa promossa dal celebre alpinista Reinhold Messner si appresta a concludersi con la realizzazione del sesto e ultimo intervento sul Monte Elmo, a Sesto: il MMM Roca. Progettato dall'architetta Ulla Hell, il nuovo spazio espositivo, la cui apertura è prevista per il 2024, sorgerà dalle “ceneri” di una vecchia stazione a monte della funivia, completamente ristrutturata e adibita a museo.</p><h2>UN NUOVO MUSEO AD ALTA QUOTA</h2> <p>Il MMM Roca (cioè “roccia” in spagnolo) completerà finalmente la visione sviluppata da Messner negli ultimi trent'anni, che puntava a realizzare diverse istituzioni museali sulle vette delle Dolomiti. Mantenendo intatte le particolari caratteristiche monumentali di un'esistente stazione della funivia, il progetto per la costruzione del nuovo museo, dedicato alla storia dell'arrampicata, prevede l'aggiunta di componenti termici necessari e di una vetrata panoramica con vista sulle montagne. Tutto questo nel rispetto dei principi di upcycling e recycling: l'antica struttura sarà infatti recuperata e riutilizzata, limitando il più possibile gli interventi di demolizione e rimozione definitiva. Il risultato sarà un suggestivo spazio espositivo, affacciato sui monti e perfettamente integrato nella topografia circostante. All'interno dell'MMM Roca sarà posizionata la <em>Goddes of Protection</em>, una statua di bronzo proveniente dall'Himalaya, simbolo da quasi due secoli della protezione indispensabile per affrontare l'arrampicata estrema su roccia e ghiaccio.</p><h2>LE ALTRE SEDI DEL MESSNER MOUNTAIN MUSEUM</h2> <p>Il nuovo MMM Roca, in apertura nell'autunno 2024, rappresenta l'ultimo tassello del grande progetto che vuole una porzione delle Dolomiti costellarsi di varie istituzioni museali. A precedere l'intervento di Ulla Hell sono state altre cinque sedi, inaugurate negli anni passati: tra queste spicca la straordinaria e sinuosa <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/zaha-hadid-firma-museo-reinhold-messner" target="_blank">struttura di Zaha Hadid</a> a Plan de Corones, tra Brunico e la Val Badia. Ogni spazio espositivo ha il suo tema: la sede di Castel Juval, firmata da Robert Danz, è dedicata alla montagna come mito, il MMM Ortles di Arnold Gapp celebra invece il ghiaccio e la roccia, protagonisti anche del MMM Dolomites sul Monte Rite, ad opera dagli architetti padovani Enzo Silviero e Paolo Faccio.  [Immagine in apertura: MMM Roca Photo © wisthaler.com. Courtesy Messner Mountain Museum]</p>

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Nel 2024 aprirà il sesto (e ultimo) Messner Mountain Museum | Sky Arte

Lo storico ufficio postale di Rotterdam si trasforma in un tempio di storia e modernità

Il nuovo museo di Rotterdam è dedicato all'immigrazione

Il reportage dalla Milano Design Week 2024

Torna nei teatri lo spettacolo ispirato alla storia del Piccolo Principe

<p>“<em>Tutti gli adulti sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano</em>”, scriveva <a href="https://arte.sky.it/news/lettere-amore-antoine-de-saint-exupery" target="_blank">Antoine de Saint-Exupéry</a> in una delle sue citazioni più celebri. Dal 1943, anno della sua pubblicazione,<a href="https://arte.sky.it/news/libro-illustrazione-piccolo-principe" target="_blank"> <em>Il</em> <em>Piccolo Principe</em> </a>avrebbe fatto sognare le generazioni a venire, vendendo 19 milioni di copie solo in Italia. Dopo il<a href="https://arte.sky.it/news/piccolo-principe-teatro" target="_blank"> successo della tournée del 2023</a>, con un record di oltre 60mila biglietti venduti, lo spettacolo diretto da Stefano Genovese e prodotto da Razmataz Live si prepara a rilanciare anche nel 2024.</p><h2>LO SPETTACOLO DEDICATO AL PICCOLO PRINCIPE</h2> <p>A partire dal 1° febbraio 2024, infatti, la rappresentazione teatrale farà il giro d’Italia: si apre al Teatro Sistina di Roma, per poi toccare Ravenna (dal 15 febbraio), Torino, Napoli, passando per Milano, Messina, Genova e approdare infine a Reggio Calabria (dove lo spettacolo sarà presentato al Teatro Cilea dal 19 al 21 aprile). </p> <p>“<em>Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi</em>”, diceva la saggia volpe nel libro, pronunciando una frase che divenne presto una delle più famose della letteratura mondiale. Così, fedele all’opera originale (e nell’intento di preservarne la poesia), Genovese sceglie di non lasciare alle parole il ruolo della narrazione, ma di dar vita al racconto attraverso l’immaginazione, in un delicato e affascinante equilibrio tra musica, arte contemporanea e arte circense. </p><h2>“IL PICCOLO PRINCIPE” DI ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY</h2> <p>Antoine de Saint-Exupéry nasce a Lione, in Francia, il 29 giugno nel 1900. Lavorando come aviatore dal 1926, durante la Seconda Guerra Mondiale si arruola nell'aeronautica militare francese. Il suo aereo scompare durante una ricognizione poco prima della fine del conflitto, lasciando la sua morte avvolta in un alone di mistero, finché nel 2004 il relitto non viene trovato nel mare vicino la costa di Marsiglia. Il suo libro più famoso, <em>Il Piccolo Principe</em>, è uno dei volumi più tradotti nella storia della letteratura: è stato infatti pubblicato in oltre cinquecento tra lingue e dialetti, per un totale di duecento milioni di copie vendute.</p> <p>[Immagine in apertura: Principe (Alessandro Stefanelli) e Rosa (Adele Tirante). Credit ROAR Studio]</p>

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Vanessa Beecroft firma la regia per l’unica opera lirica di Ennio Morricone

Teatro, musica e danza tra le rovine della Chiesa Madre di Montevago

La storica Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi nel 1975
