Architettura
09 ottobre 2024
Architettura
09 ottobre 2024
Il CAMeC - Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia torna ad accogliere i visitatori con un nuovo percorso espositivo, un programma scientifico senza precedenti e un allestimento della collezione permanente rinnovato da Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut.
A La Spezia gli spazi architettonici, l’allestimento curatoriale e l’offerta culturale del CAMeC - Centro d’Arte Moderna e Contemporanea sono stati rinnovati grazie agli sforzi congiunti del Comune e della Fondazione Carispezia. Nei giorni scorsi, il polo culturale è tornato ad accogliere il pubblico con un nuovo assetto, concepito con l’obiettivo di dare vita a uno spazio flessibile e fruibile da un punto eterogeneo.
A cura del professor Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut, il progetto di riallestimento ha coinvolto la collezione permanente: il nuovo percorso di visita include oltre 200 opere. Nel suo complesso, l’intervento “si basa sul concetto di ‘apertura’, che non riguarda solo l’inaugurazione del Museo", spiega il curatore, "ma assume molteplici e sfaccettati significati, sia in senso letterale che metaforico. Dall’apertura delle grandi finestre, precedentemente murate, che mettono in dialogo il museo con la città, ai percorsi aperti dal nuovo allestimento”.
Il progetto curatoriale non segue le categorie canoniche storico-artistiche, ma sceglie di presentare la collezione dell'istituzione attraverso una serie di itinerari tematici che si sviluppano a partire dalla seconda metà del XX secolo e arrivano fino ai giorni nostri. Così facendo, l’allestimento offre al visitatore la possibilità di osservare le combinazioni più sorprendenti di opere di artisti di caratura internazionale come Lucio Fontana, Gordon Matta-Clark, e Marina Abramović, pur senza perdere l’orientamento cronologico necessario per navigare propriamente la collezione. I corridoi del piano terra e del primo piano, un tempo semplici luoghi di transito, vengono riconvertiti in spazi espositivi, ospitando due quadrerie. Da segnalazione anche la sezione del CAMeC dedicata all'identità artistica della città della Spezia, dalla vicenda della galleria Il Gabbiano alla storia collezionistica di Giorgio Cozzani e Ilda Goretti (la cui donazione di oltre mille opere ha reso il museo quello che è oggi). Non da ultima, la sala dedicata al Premio del Golfo riunisce una selezione di lavori degli artisti premiati dal 1949 in poi, tra cui Carla Accardi ed Emilio Vedova.
[Immagine in apertura: Courtesy CAMeC - Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia]
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