
Nel cuore di Venezia una nuova grande istituzione per mostre e progetti d'arte
Architettura
15 aprile 2025

Nel cuore di Venezia una nuova grande istituzione per mostre e progetti d'arte
Architettura
15 aprile 2025
In occasione della Biennale Architettura 2025, in Piazza San Marco a Venezia esordirà un nuovo centro per l’arte. Ribattezzato SMAC, si insedia negli spazi delle Procuratie restaurati dall'architetto David Chipperfield. In apertura il 9 maggio, con due mostre.
Ogni anno Venezia non richiama solo migliaia di turisti, ma accoglie anche nuovi progetti che trasformano i suoi palazzi storici in spazi dedicati all’arte e alla cultura. Questa volta, però, la novità arriva nel cuore stesso della città: dal 9 maggio, Piazza San Marco ospiterà SMAC, un centro culturale all’avanguardia nato dalla visione condivisa di Anna Bursaux, David Gramazio e David Hrankovic. Il nuovo polo occupa oltre 1.000 metri quadrati di spazi espositivi al secondo piano delle Procuratie: a restaurali è stato David Chipperfield, architetto di fama internazionale e vincitore del prestigioso Pritzker Prize.
UN NUOVO CENTRO PER L’ARTE IN PIAZZA SAN MARCO A VENEZIA
Il nascente SMAC San Marco Art Centre trova dunque casa nelle storiche Procuratie restaurate da Generali Real Estate, che le ha già in parte trasformate in un centro di inclusione culturale e sociale grazie alla presenza di The Human Safety Net (al piano superiore). L’accesso al secondo piano, attraverso il raffinato cortile privato di Corte Maruzzi e una scala monumentale, introduce i visitatori in un ambiente luminoso, dove una lunga fila di finestre si apre sulla piazza più iconica d’Italia. Sedici sale dai soffitti monumentali si susseguono lungo un corridoio continuo di oltre 80 metri, con pareti in marmorino grigio e pavimenti in terrazzo veneziano bianco. Due sale con affreschi napoleonici ospiteranno gli eventi legati alle mostre, facilitando un confronto fertile tra curatori, artisti e pubblico.
LE MOSTRE DI SMAC PER LA BIENNALE ARCHITETTURA 2025
L’apertura di SMAC coincide con l’inaugurazione della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale e, per l’occasione, vengono presentate due esposizioni d’esordio di rilievo internazionale legati ai temi della disciplina architettonica. Migrating Modernism: The architecture of Harry Seidler, curata da Ann Stephen e Paolo Stracchi, racconta la vicenda umana e professionale dell’architetto viennese naturalizzato australiano, attraverso un dialogo con i grandi dell’arte moderna – da Alexander Calder a Josef Albers, da Sol LeWitt a Frank Stella – e con l’ingegno strutturale di Pier Luigi Nervi. In parallelo, For All That Breathes On Earth. Jung Youngsun and Collaborators rende omaggio all’opera visionaria della paesaggista coreana Jung Youngsun, i cui progetti raccontano il legame profondo tra natura e architettura. Già annunciata la mostrs dell'autunno: sarà The Quantum Effect, cavallo tra arte e scienza, con la curatela di Daniel Birnbaum e Jacqueline Davies esplorerà l’estetica quantistica e la sua influenza sulla cultura pop.
[Immagine in apertura: Procuratie, ph Mike Merken Schlager]
PUBBLICITÀ