Le grandi celebrazioni per i 150 anni dell’Impressionismo toccano anche la Capitale. Una grande mostra a Roma presenta un'ampia selezione di opere, tra cui dipinti, disegni, acquerelli, sculture e incisioni, provenienti da collezioni private e mai esposte al pubblico.

Boulevard des Capucines, 15 aprile 1874: sono questi il luogo e la data di nascita dell'Impressionismo, il movimento artistico ufficialmente iniziato a Parigi con la prima esposizione nello studio del fotografo Nadar. In occasione del 150esimo anniversario di questa importante ricorrenza, anche Roma celebra l’impatto duraturo di una corrente così influente, con la mostra Impressionisti – L'alba della modernità. All’interno del Museo Storico della Fanteria sono esposte 160 opere, tutte provenienti da collezioni private e realizzate da artisti celebri come Vincent van Gogh, Édouard Manet e Paul Cézanne, e da pittori forse meno noti, ma comunque importanti per il contributo offerto a questa grande rivoluzione artistica.I MAESTRI IMPRESSIONISTI A ROMASottolineando l'influenza di grandi maestri come Jean-Auguste-Dominique Ingres, Eugène Delacroix e dei "Barbisonniers", la mostra romana rimarca come gli impressionisti, in netta contrapposizione con il mondo delle accademie e del Salon del Louvre, abbiano innovato l'uso del colore e della luce, abbracciando la pittura "en plein air" e adottando tecniche sperimentali nel campo del disegno, della stampa e dell'incisione. Tale approccio, spesso meno celebrato, è ben documentato da molte delle opere in mostra, come L’homme à la pipe di Van Gogh, La maison du doctor Gachet di Cézanne, e La loge di Pierre Auguste Renoir, che testimoniano l'evoluzione stilistica di una corrente innovativa e attenta alle influenze di altre tecniche artistiche nate in quegli anni, prima fra tutte la fotografia. La mostra antologica evidenzia inoltre l'impatto culturale dell'Impressionismo sulla società e sull’arte dei decenni successivi, esponendo opere risalenti alla fine XIX secolo, come due litografie di Henri de Toulouse-Lautrec, o perfino alla metà del Novecento, come una preziosa acquaforte realizzata da Pablo Picasso nel 1968.UNA MOSTRA PER I 150 ANNI DELL’IMPRESSIONISMOLe opere in esposizione includono anche i lavori di artisti meno celebrati, ma ugualmente rilevanti per la definitiva affermazione dell’estetica dell’Impressionismo, nonché numerosi documenti, lettere e fotografie che permettono ai visitatori di cogliere lo spirito di un’epoca di grandi cambiamenti culturali. Allestita con il sostegno del comitato scientifico diretto da Vittorio Sgarbi e visitabile fino al prossimo 28 luglio, Impressionisti – L'alba della modernità rappresenta un'occasione unica per ripercorrere le vicende di un movimento artistico che continua ad avere una vasta eco nell'arte e nella società contemporanea.[Immagine in apertura: Paul Lecomte, Bateau sur la riviere, Olio su tela 55 x 48 cm. Collezione privata]
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