Una mostra alla Royal Academy of Arts di Londra riunisce circa 80 opere su carta degli impressionisti, con particolare attenzione alle evoluzioni del disegno nel secondo Ottocento. Tra gli artisti in mostra spiccano Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin e Claude Monet.

Tutti conosciamo i grandi capolavori che gli impressionisti hanno realizzato su tela, ma cosa sappiamo dei loro disegni su carta? Talvolta sottovalutato, questo medium è stato un vero punto di riferimento per i membri del movimento francese. Matite, pastelli, acquerelli, acrilici: la carta ha dato loro una varietà di tecniche con cui sperimentare, spesso caratterizzate da un'esecuzione rapida ed en plein air. E così che, durante l’Ottocento, il disegno assume una sua propria dignità, che lo emancipa dalla fase preparatoria del dipinto. Questa rivoluzione è al centro della mostra Impressionists on Paper: Degas to Toulouse-Lautrec, visitabile alla The Royal Academy of Arts di Londra fino al 10 marzo.LA RIVOLUZIONE DEL DISEGNO IMPRESSIONISTA La tecnica del disegno è strettamente legata alle radici stesse dell’Impressionismo: nelle otto celebri mostre del gruppo, dal 1874 al 1886, furono numerose le opere su carta in esposizione, proprio in virtù della libertà di esecuzione consentita dal mezzo (che, peraltro, era anche incoraggiato dai commercianti, i quali avevano fiutato il vantaggio economico di esporre e vendere questo tipo di lavori). Nell’ottica di un rifiuto della tradizione e dell’arte accademica, l’attenzione riservata dagli impressionisti a questo medium rappresenta una vera e propria rivoluzione, che abolisce per la prima volta la distinzione gerarchica tra disegno e pittura.GLI IMPRESSIONISTI “SU CARTA” A LONDRA Curata da Ann Dumas e Christopher Lloyd, la retrospettiva riunisce circa ottanta lavori su carta di artisti del calibro di Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Claude Monet, Henri de Toulouse-Lautrec, Vincent van Gogh e molti altri. Sviluppato cronologicamente, il percorso espositivo prende avvio dai primi lavori degli anni Sessanta e Settanta dell'Ottocento – tra cui spicca l’olio su carta Woman at a Window di Degas del 1971 –, per poi proseguire verso gli anni Ottanta. Qui ritroviamo opere come The Fortifications of Paris with Houses (1887), in cui di Van Gogh unisce grafite, gesso, acquerello e guazzo su carta, o il paesaggio a pastelli di Monet, Cliffs at Etretat: The Needle Rock and Porte d’Aval (1885). Si arriva infine alla soglia del Novecento con i luminosi pastelli di Degas in Dancers on a Bench (1898), tra le ultime scene con le ballerine immortalate dall’artista. [Immagine in apertura: Edgar Degas, Dancers on a Bench, c. 1898. Pastel on tracing paper, 53.7 x 75.6 cm. Lent by Glasgow Life (Glasgow Museums) on behalf of Glasgow City Council. Bequeathed by William McInnes, 1944. Photo: © CSG CIC Glasgow Museums Collection]
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