In occasione della mostra monografica in corso al Palazzo Ducale di Genova, la casa editrice Contrasto pubblica “Sono io”, il nuovo catalogo dedicato alla fotografia “politica” della grande Letizia Battaglia.

“'Sono io' non è un’affermazione che Letizia avrebbe mai detto. Lo facciamo noi, estrapolandola da una sua frase molto più articolata comparsa in un’intervista di qualche anno fa”. Con queste parole il curatore Paolo Falcone introduce ai lettori il nuovo catalogo dedicato alla produzione di Letizia Battaglia, donna e fotografa controcorrente. Scomparsa un anno fa, nell'aprile del 2022, l'artista sarà al centro di un'ampia retrospettiva allestita fino al prossimo 1° novembre presso il Palazzo Ducale di Genova, con decine e decine di scatti selezionati nei cinquant'anni di carriera dell'autrice palermitana. Il libro in questione, edito da Contrasto, esce in occasione di questo progetto espositivo, omaggiando nelle sue quasi duecento pagine l'attività della Battaglia, i temi prediletti e l'ansia di libertà che la contraddistinse in vita. LE FOTOGRAFIE DI LETIZIA BATTAGLIA Con le sue quasi trecento fotografie, il libro – dal titolo, appunto, Letizia Battaglia sono io (lo stesso scelto per la mostra genovese) – presenta alcuni dei soggetti preferiti dall'artista. Si tratta di figure quasi sempre legate alla sfera del sociale, emblematiche per comprendere gli sviluppi di un mondo – quello dell'Italia degli anni Ottanta e Novanta – condizionato dalla mafia e dalla criminalità. Significativi in tal senso sono i ritratti di Pier Paolo Pasolini, Piersanti Mattarella, Giovanni Falcone e del boss mafioso Leoluca Bagarella. Una staffetta di immagini (a queste si aggiungono le foto dei bambini nei quartieri popolari di Palermo e le processioni religiose della sua Sicilia) impreziosita nel volume dai testi critici di Roberto Andò, Giosuè Calaciura e del curatore Paolo Falcone. LE PAROLE DI PAOLO FALCONE “Letizia con la sua immancabile sigaretta e lo sguardo intenso e felino, il colore dei capelli sempre in continua evoluzione cromatica. (...) La Leica è sempre appesa al collo, anche quando lavoriamo in studio intorno a un tavolo pieno di appunti, provini, stampe, con il posacenere di peltro stracolmo di sigarette”, scrive Falcone nelle prime pagine del volume. “Arte e vita che si fondono in un sincretismo etico e politico, poetico e graffiante. Un impegno civile e morale sempre rivolto verso l’affermazione di quella 'giustizia sociale' e di quella dignità cui ogni individuo ed essere vivente meritano di aspirare, attraverso le tante lotte e i tanti fronti aperti nel corso della sua vita. Non solo fotografia. Attivismo, politica, ambientalismo, antimafia e potremmo continuare con una lista sempre in evoluzione, che la vede editrice, fondatrice di riviste e case editrici, giornalista e scrittrice, responsabile fotografica, creatrice di spazi per la fotografia e l’arte, regista e attrice, assessore comunale e deputato regionale; una viaggiatrice curiosa ma su tutto un’attivista con la voglia di lottare contro i mali della sua terra. Fino all’ultimo giorno c’è stato spazio, nella sua incredibile, creativa energia vitale, per un nuovo progetto da seguire, una mostra da discutere o semplicemente rispondere a un garbato invito”. [Immagine in apertura: Le ortensie. Trapani, 1992 © Archivio Letizia Battaglia]
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