A lungo dimenticato, un progetto sviluppato dall'architetto Ludwig Mies van der Rohe all'inizio degli anni Cinquanta è stato recentemente riscoperto e realizzato negli Stati Uniti. L'edificio, adattato alle esigenze e alle normative contemporanee, ospita ora la Eskenazi School of Art, Architecture + Design dell'Indiana University; ad aprile sarà al centro di un evento celebrativo.

La storia dell'architettura moderna restituisce con continuità episodi di edifici irrealizzati, solo parzialmente costruiti o dimenticati per decenni. Una sorte che accomuna tanto i maestri della disciplina, come testimonia la recente ricostruzione virtuale di tre abitazioni disegnate da Frank Lloyd Wright, quanto schiere di sconosciuti architetti. La mancata costruzione, in altre parole, non rappresenta un fatto isolato o una circostanza improbabile per chi opera in questo settore professionale. Esistono tuttavia rari casi in cui il destino di un'architettura rimasta su carta viene completamente ribaltato: sviluppato da Ludwig Mies van der Rohe nel 1952 e abbandonato per mancanza di fondi cinque anni più tardi, un edificio del progettista tedesco è stato riscoperto nel 2013 e quindi costruito nell'ultimo biennio.REALIZZATO 70 ANNI DOPO UN EDIFICIO DI MIES VAN DER ROHE  Nei giorni scorsi Peg Faimon, preside della Eskenazi School of Art, Architecture + Design dell'Indiana University, con sede a Bloomington, ha annunciato l'apertura ufficiale dell'edificio intitolato a Mies van der Rohe all'interno del campus universitario. Concepita, esattamente settant'anni fa, dal coautore del Padiglione di Barcellona come residenza per la confraternita Pi Lambda Phi, nel medesimo ateneo statunitense, la struttura è stata "attualizzata" da Thomas Phifer and Partners. Lo studio si è occupato di adattare il progetto originario alla nuova funzione pubblica prevista e alle regole imposte dalle normative attualmente vigenti. Mantenendo l'integrità strutturale ed estetica dell'impianto miesiano, i progettisti hanno adottato varie strategie per garantirne la conformità agli standard di sicurezza e accessibilità, prevedendo ad esempio l'inserimento di un ascensore. Un incarico senza dubbio non facile, ma nello stesso tempo straordinario e probabilmente irrepetibile: a precederlo, un intenso lavoro per riportare alla luce gli elaborati dell'epoca (rintracciati dall'università negli archivi dell'Art Institute of Chicago e del Museum of Modern Art di New York) e per consentire al "progetto perduto" un uso contemporaneo.LA NUOVA VITA DI UN'ARCHITETTURA DIMENTICATA Strutturata su due livelli, con una superficie che sfiora i 1000mq, la nuova sede della Eskenazi School of Art, Architecture + Design è stata realizzata con una struttura portante in acciaio, dipinto di bianco; poggia su un basamento in pietra calcarea grigia. Finestre a tutt'altezza avvolgono interamente il secondo piano, che sovrasta quello sottostante senza tuttavia compromettere la leggerezza complessiva dell'impianto. Forte è la sua relazione con la contemporanea Farnsworth House, così come con alcuni dei concept sviluppati da Mies van der Rohe per l'Illinois Institute of Technology. Negli spazi interni sono stati previsti arredi disegnati dall'architetto tedesco e dall'architetta e imprenditrice Florence Knoll, così da rafforzare i legami con l'epoca della prima "stesura". "Siamo entusiasti di celebrare l'apertura del Mies Building", ha dichiarato Peg Faimon, "per noi non può essere che un'ispirazione ancora più grande imparare e lavorare in un capolavoro di questo titano dell'architettura del Ventesimo secolo", ha aggiunto. Il completamento dell'edificio, la cui costruzione era stata annunciata ad agosto 2019, verrà celebrato con un'apertura speciale e una tavola rotonda in programma l'8 aprile 2022.  [Immagine in apertura: Image courtesy the Eskenazi School of Art, Architecture + Design, Indiana University. © Hadley Fruits]
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