I reperti di San Casciano esposti nel museo dei Bronzi di Riace
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Scoperti nel 2022 nel santuario di San Casciano, i celeberrimi bronzi approdano al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC) dopo le tappe al Palazzo del Quirinale e al MANN di Napoli.
È il 2022 quando dal santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano emerge quella che è stata subito consacrata come la più grande scoperta archeologica del secolo, pari soltanto al rinvenimento dei Bronzi di Riace nel 1972, avvenuta esattamente cinquant’anni prima. Dal piccolo Comune in provincia di Siena vengono alla luce i Bronzi di San Casciano: una ricchissima collezione composta da oltre venti statue e statuette in bronzo, monete ed ex-voto.I BRONZI DI SAN CASCIANO APPRODANO A REGGIO CALABRIADopo la messa in sicurezza, la pulitura e il restauro, i reperti sono subito partiti per una mostra itinerante che ha visto la prima tappa al Palazzo del Quirinale, per poi approdare al MANN di Napoli. Proseguendo il suo itinerario, la retrospettiva epocale giunge finalmente al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC), l’istituzione che conserva i Bronzi di Riace. A cura di Massimo Osanna, Direttore generale Musei, e Jacopo Tabolli, Gli dèi ritornano – I bronzi di San Casciano, visitabile fino al 12 gennaio 2025, offre allo spettatore l'opportunità di osservare per la prima volta sotto lo stesso tetto le due scoperte archeologiche più importanti della storia, immergendosi nell’affascinante universo degli antichi rituali etruschi e romani legati alle acque termali, testimoniati dai preziosi ritrovamenti toscani.I RITUALI ETRUSCHI LEGATI ALL’ACQUA TERMALELe statue in bronzo sono state infatti rinvenute e scavate nel loro contesto originario e questo ha permesso “di studiare e ricostruire le storie delle persone che frequentarono l’antico santuario, che dal III secolo a.C. al V secolo d.C. fece dell’acqua termale il suo fulcro. Il racconto di questo centro di ritualità e culto, che fu etrusco prima e romano poi”, spiega Massimo Osanna, “si snoda dunque attraverso il percorso espositivo come un viaggio nel paesaggio delle acque sacre, ma è al contempo un viaggio nelle tappe della più autentica ricerca archeologica”. Una volta concluse tutte le tappe dell’itinerario, i reperti troveranno casa in una sede museale permanente: il cinquecentesco Palazzo dell’Arcipretura di San Casciano dei Bagni, acquistato appositamente dallo Stato nel 2023.[Immagine in apertura: Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano. Foto: © Giuseppe Asciutto - Courtesy Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (MArRC)]