I capolavori scultorei della Collezione Torlonia volano al Louvre
ARTE
Ritratti, sculture funerarie, copie di originali greci, e persino il celeberrimo "Caprone" restaurato da Gian Lorenzo Bernini, considerato uno dei più grandi capolavori di epoca romana già dal Settecento: la Collezione Torlonia di Roma vola a Parigi, per un’imperdibile mostra al Museo del Louvre.
Per la prima volta in assoluto i marmi della Collezione Torlonia, la più grande raccolta privata di sculture antiche preservata fino ai giorni nostri, varcano i confini italiani per approdare al Museo del Louvre di Parigi. Fino all’11 novembre, i capolavori scultorei della collezione romana dialogano armoniosamente con le opere custodite dall’istituzione francese, creando un racconto che esplora l'origine dei musei, la nascita della disciplina archeologica e il gusto per l'antico, elemento fondante della cultura occidentale.I MARMI DELLA COLLEZIONE TORLONIA IN MOSTRA AL LOUVREInvitando i visitatori ad ammirare i gioielli dell’arte romana, Capolavori della collezione Torlonia accende i riflettori sulla storia del passato, in particolare quella dell’Europa dell’Illuminismo e dell’Ottocento, che vede nascere alcune delle collezioni e dei musei più straordinari al mondo. Ed era proprio con questi che il Museo Torlonia – istituito a Roma da Alessandro Torlonia nel 1876 e chiuso a metà del Novecento – puntava a competere. A cura di Cécile Giroire, direttrice del dipartimento delle Antichità greche, etrusche e romane del Louvre, il percorso espositivo si snoda simbolicamente negli appartamenti di Anna d’Austria appena restaurati, sede delle collezioni permanenti di sculture antiche fin dalla nascita del Museo del Louvre nel Settecento.LA MOSTRA DEDICATA AI MARMI DELLA COLLEZIONE TORLONIARitratti, sculture funerarie, copie di celebri originali greci, opere ispirate ai modelli greci dell’età arcaica e classica: sezione dopo sezione, la retrospettiva fa luce sui generi emblematici della scultura romana, nonché sull’eterogeneità dei suoi temi e delle sue formule stilistiche. Nel corso della visita non possono fare a meno di emergere rimandi iconografici e allegorie che rivelano un repertorio comune tra le due raccolte "sorelle", quella parigina e quella romana. Tra i marmi di eccelsa fattura in mostra, uno spicca sugli altri: il Caprone restaurato da Gian Lorenzo Bernini, considerato uno dei più grandi capolavori di epoca romana già dal Settecento, e vero fiore all'occhiello della Collezione Torlonia.[Immagine in apertura: installation view Capolavori della Collezione Torlonia, Louvre. Copyright Fondazione Torlonia Photo Agostino Osio]