A Milano 41 artisti rendono omaggio a Quentin Tarantino
ARTE
Quentin Tarantino è al centro di una nuova mostra in apertura a Milano. Un progetto espositivo che invita gli artisti del presente a reinterpretare alcune delle pellicole più celebri del grande regista.
Il 6 e 7 aprile prossimi Quentin
Tarantino, leggenda vivente del cinema americano, sarà in Italia per
una serie di eventi tra Brescia e Milano, in occasione del lancio del
suo nuovo libro Cinema Speculation (un compendio a metà fra
autobiografia, saggio critico e reportage, nel quale il celebre
autore di Pulp Fiction fa convergere ricordi, aneddoti
personali ed episodi legati al suo passato). Rendendo omaggio al famoso cineasta, lo spazio milanese Soggettiva Gallery ospiterà una rassegna
interamente dedicata alla sua produzione, chiamando a
raccolta un gran numero di artisti invitati a interpretare –
attraverso i propri linguaggi – opere divenute pietre miliari della
settima arte.
QUENTIN TARANTINO TRA ARTE E CINEMA
Giorno di apertura della collettiva –
dal titolo Tarantino & Friends – è il 29 marzo, quando
ben quarantuno autori di caratura internazionale si incontreranno
nella sede di via Pasquale Sottocorno per rendere omaggio al genio
di Knoxville, prossimo a spegnere (il 27 marzo) le sessanta
candeline.
Alla base delle molte opere in mostra
ci sono, come detto, alcuni dei più amati capolavori del regista.
Così è per i poster inediti di Adam Juresko dedicati a film come
Pulp Fiction e Kill Bill, e per i lavori su tela di
Cristina Stifanic, anch'essi ispirati alla serie con Uma Thurman.
Scene iconiche tratte da C’era una volta a... Hollywood e
Django Unchained spuntano invece nelle composizioni di Daniel
Castro Maia, Max Dalton e Todd Alcott, mentre le colonne sonore
(elemento tutt'altro che secondario nella produzione di Tarantino)
sono l'oggetto di studio di Aaron Lea e Cranio Dsgn, inclusi nel percorso espositivo con una serie di opere che rievocano le copertine
dei vinili.
I MAESTRI DI QUENTIN TARANTINO
Aperta al pubblico fino al 29 aprile,
la mostra riserva inoltre una speciale sezione ai maestri che sono
stati fonte di ispirazione per lo stesso regista. Figurano in questo
“capitolo” Roman Polanski (il cui richiamo è
evidente nelle pieghe della trama di C’era una volta a...
Hollywood), David Lynch, John Carpenter e Martin Scorsese (il suo
Taxi Driver del 1976 è stato più volte citato da Tarantino
come una delle pellicole che hanno segnato nel profondo la sua
visione del cinema e la sua produzione).
[Immagine in apertura: Dakota Randall, Pulp Fiction]