A Madrid, il Museo del Prado mette in mostra tutti i “lati b” dell'arte, i telai e i dettagli nascosti dei quadri più celebri. Da Vincent van Gogh a René Magritte, da Beato Angelico a Michelangelo Pistoletto, sono 100 le opere esposte che rivelano al pubblico i loro segreti.

Tutti conosciamo le superfici dipinte dei quadri più famosi, ma cosa nascondono i loro rovesci? Alcune opere posseggono un vero e proprio lato nascosto, a volte dietro la tela, altre all’interno della composizione stessa. Una mostra al Museo del Prado di Madrid raccoglie ben cento capolavori di questo genere, e li espone al pubblico rendendo manifesta la loro parte solitamente non visibile, lasciandone scoprire al visitatore i più dettagliati misteri. IL “ROVESCIO” DELLE GRANDI OPERE Visitabile fino al 3 marzo, On the Reverse si basa sulla semplice azione di rivoltare un dipinto al contrario, mostrandone il "recto". Il progetto nasce da un’idea del curatore e artista Miguel Ángel Blanco, il quale sceglie di offrire all’osservatore una prospettiva mai avuta prima, sia sulle opere della collezione e dei depositi del museo, che su quelle frutto di prestiti internazionali – come l’Autoritratto come pittore di Vincent van Gogh del museo di Amsterdam o la celeberrima Maschera vuota di René Magritte, proveniente da Düsseldorf, per la prima volta esposti in questa sede. Questa brillante intuizione è frutto di un’indagine durata sette anni, svolta a partire dal celeberrimo ed enigmatico Las Meninas di Diego Velázquez. La composizione stessa, in questo caso, mostra al centro del dipinto il retro della tela, mentre viene dipinta dall'artista in persona. Il capolavoro ha ispirato altre opere che ritroviamo in mostra, come Verso (Las Meninas) di Vik Muniz. DA BEATO ANGELICO A MICHELANGELO PISTOLETTO Nel percorso espositivo, il tema viene approfondito nelle sue più svariate declinazioni: dalla tavoletta quattrocentesca di Beato Angelico del Prado, Il Funerale di Sant’Antonio Abate (l’opera più antica in mostra), il cui retro è tappezzato di antichi timbri ed etichette; fino al trompe l’oeil del XVII secolo; passando per i casi in cui il retro della tela è stato utilizzato come uno spazio per i bozzetti e le sperimentazioni. Non mancano gli artisti contemporanei come Mark Rothko; il cavalletto con lo specchio di Michelangelo Pistoletto; e Alfred Stieglitz, che nelle sue fotografie immortala Georgia O’Keeffe di spalle mentre trasporta due tele come in una personale Via Crucis.[Immagine in apertura: Tiziano. The Mater Dolorosa with clasped Hands, 1554. Oil on panel. Madrid, Museo Nacional del Prado]
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