Le incredibili decorazioni parietali di Palazzo Te a Mantova
ARTE
Palazzo Te inaugura la stagione espositiva 2022 con una mostra che vuole approfondire l’arte antica tanto amata dai Gonzaga di decorare le pareti con pellame e cuoio. Celebrando lo splendore rinascimentale della dimora mantovana.
È la mostra intitolata Le pareti delle meraviglie. Corami di corte tra i Gonzaga e l’Europa a inaugurare la stagione espositiva 2022 di Fondazione Palazzo Te, dedicata allo "stile di vita" della corte dei Gonzaga nella Mantova
rinascimentale. Fino al 26 giugno 2022, la rassegna, a cura di Augusto Morari, propone un inedito viaggio alla scoperta di Palazzo Te, immaginandone gli allestimenti cinquecenteschi, tra sfavillante decorativismo pittorico e pregiati rivestimenti parietali come i corami.
I CORAMI DI CORTE A MANTOVA
I corami sono preziosi apparati decorativi in cuoio che nel Rinascimento
adornavano gli interni dei palazzi delle corti europee più in vista. Si tratta di opere artigianali lavorate a mano con motivi dal gusto orientale ed esotico. Dovevano assolvere, essenzialmente, due funzioni: una più scenica e ornamentale ‒ di ostentazione della ricchezza della casata ‒ e una più pratica ‒ per isolare le pareti interne dei palazzi. I Gonzaga, nel lungo periodo della loro reggenza ‒ come testimoniato da lettere e documenti d’archivio ‒ per arredare le loro residenze, e in particolare Palazzo Te, commissionarono corami ai centri più rinomati di lavorazione delle pelli: Napoli, Roma, Bologna, Ferrara e soprattutto Venezia.
LA MOSTRA SUI SONTUOSI MANUFATTI DEI GONZAGA
L’esposizione si sviluppa in sette sezioni e raccoglie oltre venticinque corami e manufatti in cuoio, molti dei quali esposti per la prima volta. Riunisce, inoltre, una selezione di opere come raffinati tessuti del XIV e XV secolo caratterizzati da motivi esotici e disegni fantasiosi ispirati alla natura in prestito da collezioni private e musei italiani e stranieri tra cui il Museo Correr e Palazzo Mocenigo a Venezia, Palazzo Madama a Torino, Stibbert e Mozzi Bardini di Firenze, l’Archivio di Stato di Mantova e il Museumslandschaft Hessen di Kassel. All’interno degli spazi della mostra, per illustrare la dettagliata tecnica di lavorazione degli arredi parietali in cuoio, è allestita anche un’autentica bottega di un maestro “auripellario”.
[Immagine in apertura: Paliotto argentato e dorato in cuoio con al centro stemma cardinalizio. Prima metà del XVII secolo, cuoio dorato e argentato e a fondo rosso, 95 x 163 cm, Firenze, Museo Stibbert © Domingie Serge Alain]