Al via il prossimo 9 luglio, "SENSORAMA. Lo sguardo, le cose, gli inganni" è la mostra dell'estate 2022 del MAN di Nuoro. Un viaggio artistico nei meccanismi che regolano la visione e la percezione, con opere di René Magritte, Giorgio de Chirico, Marc Didou, Liu Bolin e di molti altri artisti del nostro tempo.


Mentre si chiude il sipario sulla grande antologica che il MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro ha dedicato a Carlo Levi, il museo sardo si proietta verso la nuova stagione espositiva con una promettente mostra distante dai percorsi di indagine più battuti. In attesa dell'autunno, quando la sede museale accoglierà un particolare omaggio allo storico passaggio italiano di Guernica di Picasso, datato 1953, l'estate del MAN sarà nel segno di SENSORAMA. Lo sguardo, le cose, gli inganni. Al via il 9 luglio prossimo, la mostra curata Chiara Gatti e Tiziana Cipelletti, e accompagnata da un allestimento d'autore firmato dal noto designer Denis Santachiara, prende in esame la relazione tra visione e percezione per esplorare la complessità dei fenomeni cognitivi e gli inganni derivanti da essi. A NUORO LA MOSTRA SU PERCEZIONE E INGANNI VISIVI Il punto di osservazione adottato per tale analisi è quello fornito da videomaker e artisti moderni e contemporanei; viene presentato in un percorso che si avvale del contributo scientifico di Baingio Pinna del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari, che lo scorso anno ha dedicato al tema della percezione visiva un'intera pubblicazione. Anche attraverso installazioni site specific, come quelle progettate per l'occasione per il MAN da Felice Varini, autore di disegni nello spazio, da Marco Cordero, al quale si deve una "grotta di libri", e dallo stesso Santachiara, che firma una "stanza magica", la mostra sollecita i visitatori a interrogarsi su quanto percepiscono attraverso i loro sensi. Si tratta di qualcosa di vero, di autentico, di reale? Oppure siamo di fronte a un'illusione, magari stimolata da capacità sensoriali fallaci? Già al centro anche delle opere di riconosciuti maestri, fra cui René Magritte e Giorgio de Chirico, tali quesiti irrompono nella nostra epoca anche per effetto del digitale. Un interesse attestato dalle ricerche che stanno portando avanti autori come Marc Didou, con le sue sculture anamorfiche, o Liu Bolin, la cui fisicità si confonde e perde in performance e composizioni fotografiche accuratissime.MAGRITTE, DE CHIRICO E BOLIN IN SARDEGNA L'itinerario proposto dal MAN individua nelle neuroscienze una possibile "chiave di lettura", nonché un'autorevole e aggiornata sponda scientifica per capire le reali capacità degli organi di senso e l'attitudine del cervello a interpretare i loro input. Accompagnata da opere di René Magritte, Giorgio de Chirico, Florence Henri, Alberto Biasi, Luigi Mazzarelli, Peter Kogler, Felice Varini, Marina Apollonio, Denis Santachiara, Marc Didou, Peter Miller, Liu Bolin, Marco Cordero, Humans since 1982, Ole Martin Lund Bø, Paolo Cavinato, Cinzia Fiorese, Marco Di Giovanni, Giuliano Sale, Greta Frau e Kensuke Koike, la mostra resterà aperta fino al 30 ottobre 2022. [Immagine in apertura: Liu Bolin, (Shandong, 1973), Soft Drinks, 2013, stampa a getto d'inchiostro, courtesy Galleria Gaburro, Verona - Milano]
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