L'architetto britannico Norman Foster, attraverso la sua fondazione e insieme a partner internazionali, è coinvolto nel processo di ricostruzione della martoriata città ucraina di Kharkiv, la seconda più grande del Paese vittima da febbraio del conflitto. Nelle prossime settimane saranno resi noti i dettagli del masterplan, al quale stanno lavorando anche i progettisti locali.

L'anno che volge al termine è stato tragicamente segnato dall'invasione russa dell'Ucraina. La notizia dello scoppio del conflitto, ancora in corso, non ha lasciato indifferente la comunità artistica globale. Forse come mai prima d'ora, fin dalle prime drammatiche giornate dello scontro, si sono susseguiti appelli per la pace e manifestazioni di supporto per le popolazioni vittime delle ostilità. Dopo le iniziative dell'ateneo di architettura veneziano, di Shigeru Ban e le borse di studio Design for Peace, il mondo della progettazione continua a essere in prima linea: il noto architetto britannico Norman Foster è infatti parte attiva nel processo di ricostruzione di Kharkiv, la seconda più grande città del martoriato Paese. NORMAN FOSTER E LA RICOSTRUZIONE DI KHARKIV Il coinvolgimento pro bono del progettista risale all'aprile 2022, mese in cui si è svolto un incontro con Ihor Terekhov, sindaco di Kharkiv. Per effetto delle ostilità, la città ha perso una significativa parte del proprio patrimonio edilizio e infrastrutturale, con danni anche alle strutture di interesse storico e culturale. Da qui la richiesta del sindaco a Lord Foster, espressa attraverso la United Nations Economic Commission for Europe, di mettere a punto un masterplan per la rinascita del centro urbano ucraino. Da quel momento in poi, con un metodologia di lavoro "dal basso", hanno avuto luogo oltre 100 sessioni di lavoro con stakeholder locali e internazionali e la popolazione è stata invitata a partecipare attraverso un questionario pubblico. Un ruolo chiave, inoltre, è stato svolto dal Kharkiv Group of Architects, un team composto da architetti, urbanisti e storici di Kharkiv.  IL FUTURO DI KHARKIV I primi risultati di questo sforzo collettivo, al quale prendono parte attivamente anche la Norman Foster Foundation di Madrid e gli specialisti della sede berlinese del colosso Arup, saranno resi noti nelle prossime settimane: è stata infatti annunciata la prossima presentazione dei documenti di sintesi del masterplan. Intanto, in occasione della recente visita di Foster a Terekhov, si è fatto luce sull'approccio adottato. Il grande piano sarà sviluppato attraverso cinque progetti pilota, rispettivamente focalizzati su patrimonio, fiumi, industria, edilizia abitativa e il cosiddetto "Science Neighbourhood". Si tratta di interventi scelti attraverso il confronto diretto con la comunità locale, che saranno sviluppati secondo i 14 principi guida definiti con il Kharkiv Group of Architects. L'auspicata rinascita di Kharkiv sarà accompagnata dalla trasformazione in "connettore ecologico, pedonale e ciclabile" dei sei chilometri di percorsi lungo i fiumi Kharkiv e Nemyshlya. Accanto a questa evoluzione della mobilità cittadina, fra le notizie già divulgate emerge la volontà di ridefinire il volto economico della città, introducendo industrie ad alta tecnologia, poli per la ricerca e start-up. A tempo debito, come successivo step del progetto, lo stesso Foster guiderà un team di progettazione che collaborerà gomito a gomito con architetti e ingegneri locali per ridisegnare, tutti insieme, il volto di Kharkiv. [Immagine in apertura: Courtesy Norman Foster Foundation]
PUBBLICITÀ