Ecco come sarà il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2023
ARCHITETTURA
Si terrà a partire dal prossimo 20 maggio la 18. Mostra Internazionale di Architettura. In vista di quella data, il Ministero della Cultura ha annunciato titolo e tema del padiglione nazionale, curato dal giovane collettivo Fosbury Architecture.
A qualche mese dalla nomina ufficiale
del collettivo Fosbury Architecture come curatore del Padiglione
Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura, il Ministero
della Cultura ha svelato i primi dettagli sul progetto. A partire dal
titolo della mostra, in programma dal 20 maggio al 26 novembre
prossimi, alle Tese delle Vergini dell’Arsenale di Venezia.
IL PROGETTO DI FOSBURY ARCHITECTURE
SPAZIALE: Ognuno appartiene a tutti
gli altri. È questo il titolo-manifesto scelto dal collettivo
italiano, attivo dal 2013 e composto da Giacomo Ardesio, Alessandro
Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi.
L'obiettivo dell'iniziativa, in linea
con lo spirito e con gli intenti che da quasi dieci anni animano la
ricerca del gruppo, è presentare un'idea di architettura che non sia
solo progettazione e costruzione di manufatti, ma somma di esperienze e azioni collaborative. In altre parole, la volontà è quella di
ribadire il superamento dell'idea di “architetto-autore”,
supportando piuttosto una visione d'insieme, in cui lo spazio è
inteso “come luogo fisico e simbolico, area geografica e
dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio
delle possibilità”.
IL PADIGLIONE ITALIA ALLA BIENNALE ARCHITETTURA 2023
Sono due le fasi che
caratterizzeranno il progetto. La prima sarà diffusa, e non
specificamente legata al territorio lagunare. A partire da gennaio
prenderà infatti forma Spaziale presenta, con l'apertura di
una serie di nove interventi site specific in altrettanti luoghi
della Penisola. Successivamente, e in occasione dell'inaugurazione
della kermesse curata da Lesley Lokko, le energie si concentreranno
su SPAZIALE: Ognuno appartiene a tutti gli altri, la mostra
conclusiva che prenderà forma all’interno del Padiglione Italia.
Si tratterà in questo
caso di una sintesi formale e teorica dei processi innescati sul
territorio italiano nei mesi precedenti, “restituendo una
diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel
contesto internazionale”.
L'ARCHITETTURA COME PROCESSO COLLETTIVO
“Il progetto di Fosbury
Architecture offre uno spaccato della cultura architettonica delle
generazioni più giovani e sperimentali, che puntano a esaltare la
componente interdisciplinare e a rivedere la figura dell’architetto
come colui che sa rapportarsi in modo innovativo e originale con le
comunità e con i territori”, ha sottolineato Onofrio Cutaia,
Direttore Generale Creatività Contemporanea del MiC e Commissario
del Padiglione Italia.
“Il Padiglione Italia rappresenta
l’occasione per promuovere azioni pioniere relative a un orizzonte
temporale che vada oltre la durata della Biennale Architettura 2023”,
hanno ribadito i membri di Fosbury Architecture. “In questo
processo, tanto complesso quanto lirico, ci proponiamo come mediatori
tra diverse costellazioni di agenti, locali e non, attori di un
progetto collettivo”.
[Immagine in apertura: Photo by
Giulio Squillacciotti – Padiglione Italia, Arsenale - Courtesy La
Biennale di Venezia]