Contestualmente a "Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri", ovvero il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023, prende il via la costruzione di nove installazioni d'autore che stanno prendendo forma in altrettante località della penisola. Da Taranto a Trieste, dall'entroterra veneziana fino alla Baia di Ieranto, ecco quali sono e chi le ha progettate.

A meno di due mesi dall'apertura al pubblico della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, al via il 20 maggio prossimo, si accendono già i riflettori sul Padiglione Italia. Intitolata Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri e curata dal collettivo Fosbury Architecture, la partecipazione nazionale prevede infatti una fase propedeutica alla presentazione dell'immancabile padiglione, che come sempre verrà allestito negli spazi delle Tese delle Vergini, all'Arsenale. Nell'ambito di tale fase è stata promossa la realizzazione di nove installazioni in altrettante località del Paese: ecco di cosa si tratta e tutti i territori coinvolti.IL PADIGLIONE ITALIA ALLA BIENNALE ARCHITETTURA 2023 Avviato lo scorso 31 marzo, si protrarrà fino al 3 maggio 2023 il processo di costruzione degli interventi site specific che Fosbury Architecture ha affidato a una selezione di studi di architettura italiani emergenti. In questi giorni, in particolare, sono in corso i lavori per Tracce di BelMondo, opera concepita dal collettivo Orizzontale per Belmonte Calabro (Cosenza), e per La Casa Tappeto, firmata da Studio Ossidiana a Librino (Catania). Nel primo caso, l'obiettivo è riattivare uno spazio in disuso attraverso la pratica dell'autocostruzione e la sperimentazione di nuove tecnologie. Il padiglione mobile e temporaneo ribattezzato La Casa Tappeto diverrà invece il fulcro attrattivo di un "parco fantasma" in un quartiere catanese. Dal Mezzogiorno si passa poi alla "città di confine" per eccellenza, ovvero Trieste, con l'installazione sviluppata dall'artista, designer e ricercatrice Giuditta Vendrame. Dal titolo Sot Glas, riattiverà, dal 6 al 7 aprile, 500 metri di tunnel sotterranei del rifugio antiaereo Kleine Berlin costruito durante la Seconda Guerra Mondiale. Avranno luogo dal 12 al 14 aprile i lavori per Trasformazioni Possibili, l'opera messa a punto dalla piattaforma Lemonot a Montiferru (Oristano).DA TARANTO A TRIESTE NOVE INSTALLAZIONI D'AUTORE Si svolgerà secondo due successive fasi l'iter costruttivo di Uccellaccio, il piano di rigenerazione di un "ecomostro" elaborato da HPO a Ripa Teatina (Chieti). La suggestiva Baia di Ieranto (Massa Lubrense, Napoli) sarà quindi protagonista, dal 16 al 18 aprile 2023, con l'installazione La Terra delle Sirene. Secondo i progettisti BB (Alessandro Bava e Fabrizio Ballabio) sarà un "dispositivo significante capace tanto di rivelare lo stato ambientale del fondo marino quanto di generare nuove forme di aggregazione rituale". Dalla Campania alla Puglia con Post Disaster Rooftops EP04 del collettivo interdisciplinare Post Disaster; si tratta del quarto episodio dell'iniziativa di "appropriazione" dei tetti di Taranto come "spazi urbani non convenzionali e liberi dalle principali forme egemoniche di controllo". Chiuderanno il processo delle nove attivazioni la costruzione di Concrete Jungle, pensata per la terraferma veneziana da Parasite 2.0, e BELVEDERE RN-M-G-M/G-Clt UNI EN 13163:2013 degli studi (ab)Normal e Captcha Architecture, che intende "svelare" i luoghi e i processi di produzione del territorio toscano fra Prato e Pistoia. [Immagine in apertura: South Learning. Courtesy LRDS © Giulia Rosco]
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