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Il plurale di Civiltà

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Altro | Sky Arte

Circ Fantastik! - Gretel. Photo Alessandro Villa

Fino al 15 settembre Firenze ospita la 18esima edizione di "Cirk Fantastik!", il festival internazionale di circo contemporaneo. Dalla giocoleria alle acrobazie con la corda aerea, dalle origini dell’arte circense fino alle riflessioni sui temi della fragilità e dell’equilibrio, quest’anno il programma è un inno alla libertà artistica e di movimento.

A Firenze un'ode alla libertà con il festival di circo contemporaneo

Veduta panoramica Sant'Angelo in Vado (PU). Foto di Davide Nesci

Giunto alla sua settima edizione, "Happennino. Festival dell'Entroterra" coinvolgerà nei weekend di settembre molti Comuni della provincia di Pesaro e Urbino, celebrando cultura e tradizioni delle aree interne delle Marche attraverso una serie di eventi che spaziano dalla musica alla letteratura, passando per il trekking e la gastronomia.

Nei borghi dell'Appennino marchigiano il festival che riattiva il territorio

Festival del Disegno, courtesy FABRIANO

Il 14 e 15 settembre il Castello Sforzesco di Milano si anima grazie alla nona edizione del “Festival del Disegno”. In programma talk, live painting, numerosi laboratori per adulti e bambini, e anche una mostra allestita nelle Salette della Grafica del Castello.

Tutto pronto per il festival milanese dedicato al disegno

Missione sul Nilo - I Templi di Philae

Missione sul Nilo – I Templi di Philae Lunedì 2 settembre – ore 21:15

I templi di Philae, salvati dalle acque del Nilo

Con l'aiuto di Dio - Bordero guarda il mare

Con l'aiuto di Dio Martedì 3 settembre – ore 21:15

La storia di perseveranza di Mosè Bordero

Anna Volkova Artisan (c) Dilyara Ramazanova

Al via la terza edizione di "Homo Faber", la rassegna che chiama a raccolta a Venezia, negli spazi della Fondazione Giorgio Cini, le migliori maestranze artigiane internazionali. Con la direzione artistica di Luca Guadagnino, la kermesse in programma dal 1° al 30 settembre adotta il tema “The Journey of Life”.

L’artigianato in mostra a Venezia con la direzione di Luca Guadagnino

100 Days of Gratitude, Justyna Green

Si dice che anche nei momenti più bui ci sia sempre qualcosa per cui essere grati. Questo assunto si è dimostrato valido a maggior ragione in tempo di pandemia, quando la maggior parte degli abitanti del pianeta si sono trovati a condividere lo stesso clima di incertezza e gli stessi disagi.&nbsp;

L’illustratrice britannica Justyna Green ha chiesto a una serie di creativi di raccontare le loro “storie di gratitudine”, svelando quali affetti o piccoli riti abbiano reso l’isolamento e le restrizioni più sopportabili. Il designer Adam Nathaniel Furman, per esempio, si è detto riconoscente per aver potuto trascorrere del tempo con la nonna, mentre l’architetto francese Arthur Mamou-Mani, di base negli Stati Uniti, ha parlato del suo matrimonio celebrato durante il festival Burning Man, per il quale aveva realizzato una monumentale installazione nel 2018. Le loro testimonianze hanno fornito lo spunto per una serie di ritratti, uno al giorno, realizzati nel corso degli ultimi tre mesi e parte del progetto intitolato&nbsp;100 Days of Gratitude.

Il designer Adam Nathaniel Furman è grato per il tempo passato con la nonna. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

L'architetto Arthur Mamou-Mani è grato per il suo matrimonio. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

La musicista&nbsp;Beatie Wolf è grata per le cartoline e per la posta. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

La designer Brogan Cox ha condiviso il suo "rituale del caffè" mattutino. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

Il designer Sam Jacob ha apprezzato il nuovo rituale della cena, con più tempo da trascorrere con le figlie. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

Il curatore Charlie Levine è grato per la gentilezza. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

Claire Cheung dello Studio PI è grata per la piscina del London Fields Lido. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

Il musicista James Greenfield ha ringraziato il suo amore per la musica. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

La critica di design Riya Patel è grata per essere diventata mamma durante la pandemia. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

Suhair Khan di Google è grata per le attività all'aria aperta. 100 Days of Gratitude, Justyna Green

Il progetto illustrato che parla di gratitudine

Francesca Serafini, ospite di Luce Social Club

Prende le mosse dall'idea di solitudine l’episodio di Luce Social Club in onda su Sky Arte venerdì 25 giugno. Accolti dai conduttori Martina Riva e Gianni Canova, a dire la loro sull'argomento sono Marco Pontecorvo, regista del film Fatima, la scrittrice Francesca Serafini, che approfondisce la sceneggiatura di Non essere cattivo, il musicista Gio Evan, anche autore di undici libri, e Mimmo Borrelli, regista teatrale, attore, drammaturgo e interprete di uno dei personaggi della serie Gomorra.

Marco Pontecorvo, ospite di Luce Social Club

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Francesca Serafini, ospite di Luce Social Club

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Gio Evan, ospite di Luce Social Club

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Gio Evan ospite di Luce Social Club

Mimmo Borrelli, ospite di Luce Social Club

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Nuovi ospiti sul palcoscenico di Luce Social Club

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Costruire, anno dopo anno, un discorso fotografico sulla bellezza e la fragilità del pianeta che abitiamo, partendo dell’idea che “un’immagine vale più di mille parole” e cercando di sensibilizzare su problemi come il riscaldamento climatico o la scarsità delle risorse: è l’obiettivo dell’Earth Photo, che ha appena annunciato i trentuno finalisti dell’edizione 2021. Il concorso fotografico internazionale organizzato dalla Royal Geographical Society e da Forestry England, l’agenzia britannica per la tutela delle foreste, promuove i temi ambientali e geografici premiando scatti che documentano le meraviglie della natura e chiedendo agli autori di rivelare al pubblico le storie che stanno dietro queste immagini. Ecco alcune tra le opere che in autunno si contenderanno il primo premio e che, dal 28 giugno al 19 settembre, saranno esposte nella suggestiva cornice della foresta di Dalby, nel North Yorkshire.

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Edward Bateman (USA), Half Dome in Winter No. 3, 2021

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Elisabetta Zavoli (Italy), Mother Trees, 2020

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Roberto Bueno (Spain), Forest Like Gardens, 2021

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Antonio Pérez (Spain), 001 The Sea Moves Us, the Sea Moves (Fuvemeh, Ghana), 2020

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Anthony Onyango (Kenya), Climate Smart Fisherman, 2021

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Ivan Rupes (Canada), Contestants wearing plastic waste wrapper costumes waiting for the judges’ verdict at the "Eco Modelo" pageant, 2019

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Francesco Salvaggio (Italy), Henningsvaer, a colourful painted village, 2018

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Dan Milner (UK), Modernised Shepherd, 2015

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Earth Photo 2021: i fotografi raccontano la Terra

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Due fotografi, un cane, un van e un progetto: percorrere tutte le coste italiane da Trieste a Ventimiglia. Sono questi gli “ingredienti” di “Italia coast to coast”, il libro fotografico di Paolo Carlini e Camilla Albertini dedicato alle bellezze del nostro Paese.L'idea alla base del viaggio è molto semplice, ma non per questo scontata: percorre in senso orario tutte le coste italiane, da Trieste a Ventimiglia, comprendendo anche Sicilia e Sardegna. Autori di questa impresa sono Paolo Carlini e Camilla Albertini, i due fotografi che – nell'estate 2020, in piena pandemia – hanno abbandonato per qualche settimana la vita quotidiana salendo a bordo del loro van bicolore. Accompagnati dal cane Milka, i due hanno ritratto “quasi guardando fuori dal finestrino del mezzo” il Paese e le sue bellezze, mettendo a segno un'esperienza travolgente e in perfetto stile on the road.“Senza retorica o, se preferite, in piena retorica, possiamo affermare che l'Italia è di una bellezza senza pari: la sua bellezza si basa sull'essere disomogenea o, meglio, la sua ricchezza sta proprio nella continua diversità”, dice Carlini nell'introduzione al volume Italia coast to coast.<h2>UN OMAGGIO FOTOGRAFICO ALL'ITALIA</h2>Edito da Silvana Editoriale, il libro – finemente curato e ricco di fotografie mozzafiato del nostro Belpaese – ripercorre le varie tappe del viaggio, durato in totale cinquanta giorni. Le immagini, quasi sempre dedicate a dettagli e visioni meno tipiche del nostro paesaggio, sono accompagnate da commenti e didascalie, conducendo il lettore in un percorso topografico e mentale sotto forma di diario di bordo.“Le fotografie di questo libro sono il ricordo e il racconto del viaggio”, continua Carlini. “Evitando di produrre le classiche immagini cartolina, abbiamo cercato di seguire il nostro istinto improvvisando sulla scia delle emozioni. Abbiamo puntato non solo a descrivere il bello e il classico della nostra terra, ma soprattutto il particolare e il curioso”.<h2>LE FOTOGRAFIE DI CARLINI E ALBERTINI</h2>[Immagine in apertura: una foto tratta da Italia coast to coast di Paolo Carlini e Camilla Albertini. SilvanaEditoriale, 2021]

Una foto tratta da "Italia coast to coast" di Paolo Carlini e Camilla Albertini. SilvanaEditoriale, 2021

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La copertina di "Italia coast to coast" di Paolo Carlini e Camilla Albertini. SilvanaEditoriale, 2021

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Un viaggio "coast to coast" per conoscere le bellezze della nostra Penisola

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Grazie alle tecnologie avanzate, il Parco Archeologico del Colosseo e il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli si uniscono “a distanza”. Le due istituzioni, infatti, comunicheranno grazie a una “porta virtuale” installata negli spazi delle due sedi.Dopo le felici collaborazioni intraprese in occasione della mostra Pompei 79 d.C. Una storia romana e quella ancora in corso sui gladiatori, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Parco Archeologico del Colosseo rafforzano il loro legame istituzionale attraverso una connessione virtuale che ne ribadisce la comunione di intenti.Succede con Slidedoor, il “portale” ideato dallo studio partenopeo Factory Slide World, pensato per mettere in connessione le due istituzioni, offrendo al pubblico la possibilità di dialogare a distanza grazie alla tecnologia.<h2>DA NAPOLI A ROMA</h2>Così come già accaduto in occasione del “gemellaggio virtuale” tra il MANN e Palazzo Merulana, Slidedoor è uno schermo di grandi dimensioni attraverso cui osservare ciò che avviene dall’altra parte della superficie, guardando in tempo reale – grazie alla tecnologia 4k live cam-streaming – i visitatori e le opere delle rispettive istituzioni. Un progetto innovativo che rafforza la felice e proficua relazione tra i due poli museali e tra le due città.<h2>LE IMMAGINI DI SLIDEDOOR</h2>[Immagine in apertura: crediti Giuseppe Sannino]

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Il “portale” che mette in dialogo il Colosseo e il Museo Archeologico di Napoli

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Il Museo Civico Archeologico di Bologna apre le sue porte, consentendo ai visitatori di assistere in presa diretta al restauro di una mummia umana millenaria. Un'occasione unica per tutti gli appassionati di archeologia.Il Museo Civico Archeologico di Bologna e i Musei Civici di Mantova si uniscono per una importante iniziativa di valorizzazione e divulgazione scientifica. Succede con il progetto Oltre le bende: storia di un antico egiziano.A partire da oggi, 16 giugno, e fino al prossimo 3 settembre, curiosi e appassionati di archeologia, ma anche studenti e ricercatori interessati alla disciplina, avranno l'occasione di assistere dal vivo al restauro di una mummia umana, conservata nei depositi del Museo Civico Archeologico di Bologna dal 1994.<h2>OLTRE LE BENDE</h2>L'intervento, affidato all'esperta Cinzia Oliva, si svolgerà in tre sessioni: 16-18 giugno, 12-16 luglio, 30 agosto-3 settembre. Durante gli orari di apertura dell'istituzione bolognese i visitatori potranno osservare da vicino le operazioni necessarie al complesso restauro di questo straordinario reperto, proveniente dall'inestimabile collezione che Pelagio Palagi destinò al Comune di Bologna.L'intera operazione ha come obiettivo restituire splendore all'antico ritrovamento prima di trasferirlo ai Musei Civici di Mantova, dove rimarrà in prestito per i prossimi cinque anni, arricchendo e integrando la già prestigiosa Collezione Egiziana di Giuseppe Acerbi.<h2>LE IMMAGINI DEL RESTAURO</h2>[Immagine in apertura: indagini eseguite sulla mummia umana dal sudario rosso in data 21 gennaio 2020 presso il Museo Civico Archeologico di Bologna. Foto e courtesy MediteranneoAntico.it]

Indagini eseguite sulla mummia umana dal sudario rosso in data 21 gennaio 2020 presso il Museo Civico Archeologico di Bologna. Foto e courtesy MediteranneoAntico.it

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Mummia umana dal sudario rosso Bologna, Museo Civico Archeologico. Foto Marco Ravenna. Courtesy Istituzione Bologna Musei

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A Bologna si può assistere al restauro di un'antica mummia

Trame di luce -  installazione luminosa. Copyright Camilla Zetta Photographer

L'Orto Botanico di Roma celebra il Natale con "Trame di Luce", un percorso di 22 installazioni luminose sostenibili visitabile dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025. L’evento, curato da Silvia Dorigo, trasforma i visitatori in co-protagonisti di un’esperienza immersiva tra arte, natura e interattività.

Un festival di light art illumina il Natale di Roma

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Il concorso “Kinder Space” invita i creativi a progettare asili nido innovativi, sostenibili e a misura di bambino, capaci di stimolare la creatività e una crescita sana. Aperto a tutti, senza requisiti professionali, il bando premia con 5mila euro i progetti più efficaci e originali. Per partecipare c’è tempo fino al 16 giugno 2025.

Il concorso che invita a progettare spazi per stimolare la fantasia dei bambini

ATM Manifesto. ADI Design Museum

Affondando le sue radici nella prima metà del Novecento, la storia dell’Azienda di Trasporti Milanesi (ATM) corrisponde a quella della città stessa, della sua comunità e dell’evoluzione dei suoi spazi urbani. Per questo la mostra "ATM MANIFESTO", allestita all’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bicicletta-adi-design-museum-milano" target="_blank">ADI Design Museum di Milano</a>, è un vero e proprio viaggio nel tempo, scandito dalle campagne di comunicazione “vintage” dell’ATM che forniscono allo spettatore uno sguardo sull’evoluzione della società milanese, a partire dalla quotidianità dei cittadini fino alle espressioni artistiche dei grandi creativi del secolo scorso che hanno collaborato con l'azienda.Curata da Matteo Pirola e visitabile fino al 12 gennaio 2025, la rassegna presenta un'ampia varietà di documenti e materiali esclusivi che testimoniano momenti iconici della storia della mobilità cittadina, fra cui il celebre tram Carrelli (conosciuto in tutto il mondo ed entrato proprio quest’anno nella collezione permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano) e le immagini dell'inaugurazione della prima metropolitana, la linea M1, negli anni Sessanta.L'ADI Design Museum è esso stesso un simbolo di storia tranviaria: situato in un'area che era un tempo dedicata al deposito di tram a cavallo e poi all’approvvigionamento elettrico per i tram, il museo sorge infatti in un distretto storico della mobilità milanese. Non a caso, la piazza di accesso all'edificio – la piazza Compasso d’Oro – è così denominata in onore del prestigioso premio di design che la linea M1 si aggiudicò nel 1964.In mostra troviamo una vasta collezione – arricchita anche dal contributo di diversi archivi esterni che hanno fornito il loro prezioso materiale, come ad esempio la Fondazione Franco Albini e Bob Noorda / Noorda Design – accuratamente recuperata per essere condivisa con il pubblico, svelando storie e simboli che hanno modellato la mobilità milanese.Suddiviso in sezioni tematiche, il percorso espositivo esplora prima le campagne di sensibilizzazione sociale dell'ATM, per poi passare in rassegna le collaborazioni artistiche con i grandi creativi del Novecento, come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bruno-munari-verona" target="_blank">Bruno Munari</a>, Emilio Tadini, Chin Hsiao, <a href="https://arte.sky.it/news/enrico-baj-mostre-milano-savona-albissola" target="_blank">Enrico Baj </a>e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mimmo-rotella-mostra-catanzaro" target="_blank">Mimmo Rotella</a>. Un altro capitolo promuove la mobilità alternativa attraverso iniziative come BikeMi, il servizio di "bike sharing" milanese, mentre un’ulteriore sezione si concentra sulle attività a favore della comunità cittadina. E poi ancora la genesi e gli sviluppi del logo ATM, un approfondimento su Attilio, mascotte e prototipo del tranviere milanese, e un’ampia area dedicata al sessantesimo compleanno della M1. Oltre ai manifesti storici, inoltre, "ATM MANIFESTO" espone una collezione di biglietti, materiali promozionali, documentazione tecnica, e un imponente fondo fotografico di notevole interesse storico.

ATM MANIFESTO. ADI Design Museum

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