Dorothea Lange. L'altra America
sulla mostra
Maestra indiscussa della fotografia, fondatrice di una della più autorevoli riviste fotografiche al mondo, Aperture, e pioniera della documentazione sociale americana, Dorothea Lange sbarca a Bassano del Grappa grazie a una nuova mostra allestita negli spazi del Museo Civico. Aperta fino al 4 febbraio 2024, Dorothea Lange. L'altra America ripercorre l'intera produzione della celebre fotografa statunitense attraverso una serie di quasi duecento scatti, regalando al visitatore la possibilità di immergersi in un coinvolgente itinerario visivo alla scoperta dell'inconfondibile linguaggio dell'autrice.
GLI SCATTI DI DOROTHEA LANGE A BASSANO DEL GRAPPA
Curato da Walter Guadagnini e Monica Poggi e organizzato in collaborazione con CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino, il percorso espositivo bassanese approfondisce le tematiche più care a Lange che, nel corso della sua carriera, ha documentato rilevanti eventi significativi del Novecento, come i drammatici accadimenti legati alla Grande Depressione. Nella seconda metà degli anni Trenta, infatti, la fotografa del New Jersey immortalò la tragedia dell'America rurale colpita da una durissima siccità, dando vita a immagini struggenti e potentemente evocative: impossibile non ricordare l'iconica Migrant Mother. Oltre a offrire un prezioso ritratto dell'artista e del suo sguardo fotografico, sempre teso a restituire un sincero e partecipato ritratto del mondo, l'esposizione bassanese raduna anche una selezione di opere inedite: provengono da diversi nuclei collezionistici, come la Library of Congress di Washington e i National Archives statunitensi. Il tutto nella rinnovata cornice del Museo Civico, oggetto per mesi di lavori di riqualificazione e ammodernamento.
LA FOTOGRAFA DOROTHEA LANGE
"Fotografa della gente” per eccellenza, Dorothea Lange rifiuta fin da subito di ritrarre i divi o i grandi protagonisti del suo tempo, scegliendo le persone comuni, gli “ultimi”. Nel 1918 parte per una prima spedizione fotografica in giro per il mondo e successivamente, nei primi anni Trenta, si avvicina alla straight photography (fotografia diretta). Grazie a una profonda empatia, sensibilità e umanità, Lange documenta la realtà e la condizione degli emarginati e dei più deboli, utilizzando la macchina fotografia come un potente strumento di denuncia sociale.
[Immagine in apertura: Dorothea Lange: Toward Los Angeles, California, 1937, Farm Security Administration, Office of War Information Photograph Collection, Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C., USA]