Munch. Il grido interiore

sulla mostra

Le inquietudini e i tormenti rappresentati artisticamente dal grande pittore norvegese Edvard Munch tornano a Milano grazie alla retrospettiva Munch. Il grido interiore, prima mostra a lui dedicata nel capoluogo lombardo da quarant’anni a questa parte. Allestita presso Palazzo Reale e aperta al pubblico per tutto l’autunno, fino al 26 gennaio 2025, l’esposizione ripercorre la vita e il percorso di uno degli artisti culturalmente più influenti del Novecento. A Milano sono esposti cento opere, tra dipinti, disegni e litografie, provenienti dal Munch Museum di Oslo. Tra queste spiccano tele come La morte di Marat e Le ragazze sul ponte, nonché una versione litografica del della sua opera più iconica: L’urlo.



LA GRANDE MOSTRA SU MUNCH A MILANO


Ripercorrendo gli oltre sei decenni della carriera del pittore norvegese, dai suoi esordi di stampo prettamente naturalista, risalenti alla fine del XIX secolo, fino agli ultimi lavori, la mostra ripercorre i principali temi indagati da Edvard Munch attraverso le sue opere. Noto per la sua capacità di sondare le profondità psicologiche dell'animo umano, l'artista scandinavo ha realizzato opere di inusuale intensità, proponendosi come traghettatore dell’arte tra due secoli e tra numerosi movimenti, dal Simbolismo all’Espressionismo. I lavori in mostra testimoniano fedelmente l’eccezionale varietà della sua produzione, dove temi come l’angoscia, la solitudine e la fragilità delle relazioni umane sono raffigurati in opere divenute iconiche, capaci di abbracciare soggetti diversi, dal paesaggio al ritratto, e tecniche complementari, dalla pittura all’olio su tela alla stampa litografica. Emerge la versatilità e l'amore per la sperimentazione espressiva che hanno reso Munch un punto di riferimento per l’arte occidentale contemporanea.



LE CENTO OPERE DI MUNCH A PALAZZO REALE


Oltre ad offrire ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino la produzione di un maestro dell’arte tra Ottocento e Novecento, il programma della mostra Munch. Il grido interiore, curata da Patricia G. Berman e organizzata da Arthemisia, prevede numerosi eventi paralleli. Si tratta di iniziative che arricchiscono l'esperienza di visita e ne ampliano il focus tematico, coinvolgendo diverse realtà culturali della città. In attesa della seconda tappa espositiva, che si svolgerà tra febbraio e giugno 2025 a Palazzo Bonaparte di Roma, Munch. Il grido interiore propone un viaggio affascinante tra le mille sfaccettature, artistiche ed emotive, di un influente autore, le cui opere invitano a riflettere sulla vulnerabilità e sulle speranze dell'essere umano anche a distanza di ottant’anni dalla sua scomparsa.

[Immagine in apertura: Edvard Munch, Melancholy, 1900–1901. Oil on canvas, 110,5 × 126 cm. Photo © Munchmuseet]

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