Marc Chagall. Una storia di due mondi

sulla mostra

Con Marc Chagall. Una storia di due mondi si vuole affrontare la produzione artistica del celebre pittore da un punto di vista inedito: quello del background multiculturale da cui attingono e prendono forma le sue opere. Marc Chagall crebbe, infatti, nella città ebraica di Vitebsk, (ora Bielorussia), e lì plasmò il suo immaginario simbolico che lo rese famoso in tutto il mondo.


LE QUATTRO SEZIONI DELLA MOSTRA DI CHAGALL A MILANO


Curata da Ronit Sorek e dell’Israel Museum di Gerusalemme, la mostra raccoglie oltre 100 opere di Chagall; esposti, in particolare, lavori grafici e relativi all’attività di illustratore editoriale. Con l’allestimento ideato dall’architetto Corrado Anselmi, il percorso espositivo prevede l’articolazione in quattro grandi sezioni tematiche. Nella prima sezione si abbraccia il tema della Cultura ebraica e Yiddish. Vitebsk era infatti una città a prevalenza di tradizione ebraica e molte scene evocate da Chagall nelle sue opere riguardano proprio osservanze legate alla religione, gli usi e le convenzioni sociali della minoranza Yiddish. Nella seconda sezione ‒ Nostalgia ‒ viene affrontata la malinconica produzione artistica del pittore e di sua moglie ‒ Bella Rosenfeld ‒ dedicata alla loro terra e cultura d’origine. Affascinanti illustrazioni e incisioni ispirate alle Sacre Scritture sono, invece, esposte nella sezione Fonti di ispirazione; nell’ultima parte della mostra ‒ Francia, la nuova patria  ‒ i ricordi dell’infanzia del pittore e della sua città natale si tingono di variopinti colori. Il ricco cromatismo che ha reso Chagall celebre in tutto il mondo emerse, infatti, solo quando l’artista lasciò definitivamente la sua terra d’origine alla volta della Francia.


CHAGALL E LA TRADIZIONE EBRAICA 


L’esposizione raccoglie anche una selezione di oggetti rituali provenienti dalla sezione dedicata all’arte e alla vita ebraica dell’Israel Museum di Gerusalemme. Tali oggetti, usati nelle cerimonie religiose delle comunità dell’Europa orientale, sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall. In particolare sono rintracciabili nelle illustrazioni per i libri in lingua Yiddish di sua moglie Bella e nelle stampe realizzate negli anni Venti a corredo del suo libro autobiografico Ma vie, scritto dal pittore poco prima di lasciare per sempre la Russia.

[Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra Marc Chagall. Una storia di due mondi al MUDEC di Milano. Photo © Carlotta Coppo]

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