La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso

sulla mostra

È il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, ad accogliere la mostra d’arte grafica La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso. A conclusione di un triennio di esposizioni tematicamente centrate sul tema del paesaggio, questa nuova rassegna riunisce un'ampia selezione di opere grafiche, stampe e libri d’artista per dare conto delle profonde mutazioni del linguaggio artistico che interessarono la scena creativa europea tra XIX e XX secolo. Dalle acqueforti di maestri ottocenteschi, come Francisco Goya ed Edgar Degas, alle opere di artisti come Wassily Kandinsky e Pablo Picasso, i lavori in esposizione fino al prossimo 12 gennaio offrono un’accurata testimonianza dei cambiamenti epocali che hanno rivoluzionato l’arte grafica contemporanea.



A BAGNACAVALLO UNA MOSTRA SULL’ARTE GRAFICA TRA ‘800 E ‘900


La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso esplora dunque le principali correnti artistiche e tecniche grafiche degli ultimi due secoli. Allestito in ordine cronologico, il percorso espositivo si apre sulle prime opere grafiche di segno marcatamente “moderno”, come le acqueforti realizzate da Goya per la serie I disastri della guerra, o una preziosa matrice xilografica di Gustave Doré, per approdare ai lavori di artisti impressionisti e post-impressionisti, tra cui un ritratto di Charles Baudelaire ad opera di Édouard Manet. Con l’arrivo del Novecento, molte correnti si unirono alla rivoluzione del segno grafico: la mostra dà conto di tale cambiamento con opere di grandi artisti contemporanei, dagli italiani Umberto Boccioni, Arturo Martini e Adolfo Wildt agli europei Marc Chagall e Picasso. Per delineare un quadro esaustivo delle tecniche grafiche utilizzate nel XX secolo, non mancano pubblicazioni e libri d’artista: posti accanto alle opere su fogli sciolti, confermano la crescente diffusione dell’arte grafica registrata a inizio Novecento anche presso il grande pubblico.



ESPOSTE ANCHE OPERE DI GOYA, BOCCIONI E PICASSO


Reduce dall’ottimo riscontro ottenuto negli ultimi anni dalle mostre dedicate a grandi incisori, come Max Klinger, Albrecht Dürer e i maestri dell’Ukiyo-e, la mostra al Museo Civico delle Cappuccine è arricchita da un programma di eventi collaterali e workshop attraverso cui i visitatori potranno toccare con mano l’importanza della grafica nell’arte contemporanea. Curata da Davide Caroli e Martina Elisa Piacente con la collaborazione di Marco Fagioli, La rivoluzione del segno tira le fila di un progetto espositivo che nel tempo ha contribuito a esplorare l'evoluzione della grafica, testimoniando la sua influenza decisiva sull'arte e sulla comunicazione moderna.

[Immagine in apertura: Adolfo Wildt, Un altare, acquaforte e acquatinta, 1916, collezione Museo Civico delle Cappuccine Bagnacavallo, inv. GSB10031]

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