Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi

sulla mostra

Primo appuntamento di un ciclo di mostre dedicato alle grandi città etrusche, Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi racconta l’arte e la civiltà del popolo pre-romano attraverso le più importanti scoperte archeologiche effettuate nell’area di indagine. Visitabile presso il Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati, a Milano, fino al 4 agosto, offre l’opportunità di osservare una ricca selezione di reperti archeologici provenienti dall’antico centro urbano dell'Alto Lazio. Si tratta di manufatti in argento e bronzo, armi e ceramiche, per l'occasione giustapposti a due importanti opere contemporanee realizzate dal celebre scultore Giuseppe Penone.



IL FASCINO DELLA CIVILTÀ ETRUSCA IN MOSTRA A MILANO


Articolato in sei sezioni principali, che approfondiscono temi di grande rilevanza storico-culturale come il culto dei morti, le innovative tecniche d’artigianato, i rapporti economici con i popoli del Mediterraneo o le pratiche religiose adottate dalla comunità etrusca di Vulci, il percorso espositivo presenta un corposo corpus di reperti archeologici, appartenenti alla collezione della Fondazione Rovati o prestati da alcune prestigiose istituzioni pubbliche. Fra le opere più notevoli in mostra, spiccano una coppia di mani scolpite in lega di argento, oro e rame, nonché un collarino d’osso, rinvenuto appena dieci anni fa nella necropoli dell’Osteria, uno dei principali siti di scavi dell’area. Nel loro complesso, i reperti esposti contribuiscono a illuminare “il ruolo di primo piano svolto da Vulci in un più ampio contesto mediterraneo”, come conferma la professoressa Laura Michetti, docente di Etruscologia all’Università La Sapienza di Roma.



ARTE ETRUSCA E CONTEMPORANEA A CONFRONTO


Accanto alle testimonianze archeologiche etrusche, la mostra della Fondazione Rovati accoglie Cocci e Colonna di menti, due sculture realizzate negli anni Ottanta da Giuseppe Penone che incarnano la continuità dell’espressione artistica dall’antichità a oggi. Affiancata nel Padiglione d’arte da Vulci 3000, un progetto di studi dedicato all’evoluzione urbana della città etrusca condotto attraverso una serie di strumenti tecnologici, Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi è una mostra che connette passato e presente offrendo una narrazione visiva che celebra la creazione artistica come espressione umana senza tempo.

[Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi alla Fondazione Luigi Rovati, Milano. Foto © Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati]

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