
Nuovo successo per l'architetta Lina Ghotmeh: progetta il Padiglione del Qatar a Venezia
Architettura
11 aprile 2025

Nuovo successo per l'architetta Lina Ghotmeh: progetta il Padiglione del Qatar a Venezia
Architettura
11 aprile 2025
Il Qatar avrà il proprio padiglione permanente ai Giardini della Biennale di Venezia. A progettarlo sarà Lina Ghotmeh, architetta di origini libanesi selezionata tramite un concorso.
A Venezia cresce il circuito espositivo dei Giardini de La Biennale: anche il Qatar avrà il suo padiglione permanente. Per progettarlo è stata selezionata una delle più illustri architette della scena contemporanea: Lina Ghotmeh. Al termine di un concorso internazionale, la proposta sviluppata dallo studio, di base a Parigi, Lina Ghotmeh—Architecture è stata infatta scelta “grazie a una sensibilità profonda verso la condizione umana e a un linguaggio deciso e innovativo”, ha dichiarato Sua Eccellenza Sheikha Al Mayassa, Presidente di Qatar Museums. Il padiglione sorgerà accanto all’iconico Stirling Pavilion, diventando il terzo nuovo edificio ad aggiungersi in oltre mezzo secolo al cuore dello storico sito espositivo lagunare.
L'ARCHITETTA LINA GHOTMEH REALIZZERÀ IL PADIGLIONE DEL QATAR A VENEZIA
La visione di S.E. Sheikha Al Mayassa è tanto ambiziosa quanto chiara: trasformare il Padiglione del Qatar in un punto di riferimento stabile e vitale per la creatività artistica e culturale dell’area MENASA, uno spazio quindi di incontro e dialogo tra culture diverse. Il padiglione, del quale non sono ancora state rilasciate immagini, è stato concepito con interni dinamici e flessibili, capaci di adattarsi per accogliere negli anni le diverse visioni artistiche che ospiterà. In attesa dei dettagli, è stato intanto reso noto che il progetto architettonico vincitore si distingue per l’equilibrio con cui riesce a coniugare rigore formale e sensibilità verso il contesto storico dei Giardini, integrandosi con discrezione nel paesaggio senza prevaricarlo. La scelta di affidarne la progettazione a Lina Ghotmeh riflette il desiderio profondo di esprimere l’identità del Qatar attraverso un linguaggio architettonico capace di dialogare con il contesto contemporaneo, senza rinunciare alle radici culturali e alle tradizioni del Paese.
L’ARCHEOLOGIA DEL FUTURO NELL'ARCHITETTURA DI LINA GHOTMEH
Con uno stile che lei stessa definisce “Archeologia del Futuro”, Lina Ghotmeh unisce in ogni suo progetto la memoria storica e la ricerca dei materiali con un’attenzione verso la sostenibilità. La sua notorierà è legata a opere come il Serpentine Pavilion di Londra del 2023, gli Ateliers Hermès in Normandia, e sopratutto alla Stone Garden a Beirut, simbolo di resilienza urbana della capitale libanese. Con il suo studio la progettista sta attualmente lavorando al rinnovo del British Museum di Londra e al nuovo Museo d’Arte Contemporanea di AlUla in Arabia Saudita; ha inoltre disegnato il Padiglione del Bahrain per Expo 2025 Osaka, al via domenica 13 aprile.
IL QATAR ALLA BIENNALE ARCHITETTURA 2025
Il prossimo 8 maggio, Lina Ghotmeh sarà a Venezia e prenderà parte a un talk con Hans Ulrich Obrist e S.E. Sheikha Al Mayassa, in programma presso ACP–Palazzo Franchetti. Si tratta di una delle sedi lagunare in cui il Qatar presenta la propria partecipazione alla 19. Mostra Internazionale di Architettura: in programma dal 10 maggio al 23 novembre 2025, è curata da Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective. L'attesa kermesse invita a un approccio collaborativo nella progettazione e chiama a raccolta tutte le forme di intelligenza per rispondere ai (sempre più estremi) cambiamenti climatici.
[Immagine in apertura: Lina Ghotmeh © Kimberly Lloyd]
PUBBLICITÀ