Luca Giordano (Napoli, 1634-1705), Ratto delle Sabine, 1675-1677. Olio su tela. Musei Nazionali di Genova - Galleria Nazionale della Liguria

Alle porte di Torino un imperdibile viaggio tra i capolavori pittorici di Rubens e Van Dyck

Arte

22 aprile 2025

Luca Giordano (Napoli, 1634-1705), Ratto delle Sabine, 1675-1677. Olio su tela. Musei Nazionali di Genova - Galleria Nazionale della Liguria

Alle porte di Torino un imperdibile viaggio tra i capolavori pittorici di Rubens e Van Dyck

Arte

22 aprile 2025

La Reggia di Venaria accoglie fino alla fine dell’estate un’esposizione dedicata alle collezioni dei Musei Nazionali di Genova, con opere di maestri della storia dell’arte come Rubens, Guido Reni, Orazio Gentileschi e Van Dyck.

La mostra Magnifiche Collezioni. Arte e potere nella Genova dei Dogi porta alla Reggia di Venaria Reale i capolavori di artisti quali Pieter Paul Rubens, Antoon van Dyck, Luca Giordano e Guido Reni. La retrospettiva, che sarà visitabile fino al prossimo 7 settembre, presenta circa cento opere tra dipinti, sculture e complementi di arredo, che testimoniano lo sfarzo e l’influenza culturale esercitata tra XVII e XVIII secolo dalla nobiltà genovese.

Al fine di offrire ai visitatori un excursus artistico nel secolo d'oro dell’antica repubblica, sono presentate opere d’arte provenienti dalla collezione della Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, che ha collaborato attivamente all’organizzazione di questo primo evento del programma espositivo annuale della residenza sabauda (patrimonio UNESCO dal 1997). Attraverso questi capolavori, il pubblico può avvicinarsi alla storia di un periodo cruciale della città di Genova, detta "la Superba", al tempo uno dei poli economici e culturali del mondo occidentale.

A GENOVA I CAPOLAVORI DI RUBENS E GUIDO RENI

Dall’articolato percorso espositivo allestito nelle Sale delle Arti della reggia piemontese emergono due temi fondamentali: la magnificenza del collezionismo privato a Genova tra Seicento e Settecento, e il ruolo della repubblica come crocevia artistico in epoca barocca. Le opere in mostra documentano il prestigio e lo spessore culturale dei maggiori esponenti di storiche famiglie come i Pallavicino, i Doria e gli Spinola. Attraverso una fitta rete di acquisizioni, matrimoni e lasciti, queste casate genovesi diedero vita a collezioni che nulla avevano da invidiare a quelle custodite nelle regge di mezza Europa.

In tale ottica, particolare rilevanza assume il genere della ritrattistica, sfruttato dagli aristocratici genovesi come strumento per accreditarsi al livello di sovrani europei. Nelle collezioni genovesi in mostra spiccano le opere di due maestri fiamminghi come Van Dyck e Rubens, autore dello splendido Ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo. Tali capolavori trovano spazio accanto alle opere di artisti italiani, tra cui Orazio Gentileschi, Luca Giordano e Guido Reni. Proprio la presenza di artisti stranieri ed esponenti delle diverse scuole pittoriche italiane ebbe poi un’influenza decisiva sulla scena artistica locale, favorendo lo sviluppo di quella scuola figurativa genovese da cui emersero figure del calibro di Bernardo Strozzi e Giovanni Benedetto Castiglione detto "il Grechetto".

L’ARTE BAROCCA E IL COLLEZIONISMO NELLA GENOVA DEI DOGI

Oltre ai temi dell'arte e del potere, la retrospettiva in corso alla Reggia di Venaria Reale offre ai visitatori numerosi elementi utili per approfondire la conoscenza della storia e della cultura genovese. Il percorso espositivo traccia infatti una parabola completa dell’evoluzione dell’arte a Genova, dagli ultimi anni del XVI secolo fino al 1797, anno in cui la città venne conquistata da Napoleone Bonaparte.

Tra le sei sezioni della mostra spiccano quelle dedicate a prestigiosi mecenati genovesi, come Giovan Carlo Doria e Costantino Balbi. La mostra Magnifiche Collezioni non manca infine di documentare una fase cruciale per l’arte a Genova: quella del passaggio dalle collezioni private ai moderni musei, anche attraverso le ricche donazioni a favore dello Stato italiano.

[Immagine in apertura: Luca Giordano (Napoli, 1634-1705), Ratto delle Sabine, 1675-1677. Olio su tela. Musei Nazionali di Genova - Galleria Nazionale della Liguria]

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