Joan Miró (1893-1983), Serie “Le lézard aux plumes d'or”, Plate 3,  1971. Litografia a colori, 33,3x97,7 cm © Successió Miró, by SIAE 2025

In Sardegna un inedito confronto tra Miró e Maria Lai

Arte

10 aprile 2025

Joan Miró (1893-1983), Serie “Le lézard aux plumes d'or”, Plate 3,  1971. Litografia a colori, 33,3x97,7 cm © Successió Miró, by SIAE 2025

In Sardegna un inedito confronto tra Miró e Maria Lai

Arte

10 aprile 2025

Dal 12 aprile una mostra a Ulassai, in provincia di Nuoro, esplora il dialogo tra il maestro surrealista Joan Miró e Maria Lai. Un'occasione unica per scoprire le affinità tra i loro percorsi artistici.

La mostra Miró incontra Maria Lai. Il fascino della sorpresa, in programma dal 12 aprile al 29 giugno a Ulassai, rappresenta un evento culturale di primaria importanza nel panorama dell'arte contemporanea in Sardegna. Ospitata congiuntamente negli spazi espositivi del CaMuC (Casa Museo Cannas) e della Stazione dell'Arte del piccolo borgo in provincia di Nuoro, l'esposizione pone a confronto le opere di due figure artistiche di spicco del Novecento: il maestro del Surrealismo, Joan Miró, e Maria Lai, artista sarda celebrata per la sua originalità nel coniugare memoria e identità culturale.

Affidata alla curatela di Lola Durán Úcar e Marco Peri, la mostra raccoglie oltre settanta opere dell’artista iberico, concesse in prestito dalla Fundació de Arte Serra di Palma de Mallorca, poste in dialogo con la collezione donata da Maria Lai alla sua comunità. Attraverso tale confronto, i visitatori potranno scoprire una serie di analogie e passioni creative condivise tra i due artisti, nonché la rilevanza assunta dal legame con le rispettive terre d’origine nelle opere di entrambi.

IN MOSTRA A ULASSAI IL DIALOGO ARTISTICO TRA JOAN MIRÓ E MARIA LAI

Il percorso articolato tra le due sedi espositive punta a far emergere “fili invisibili, affinità espressive e interessi comuni tra Joan Miró e Maria Lai”, come affermato dal curatore Marco Peri, che aggiunge come spetterà poi ai visitatori il compito di “scoprire risonanze concettuali tra i due”. Questo dialogo artistico è ben rappresentato già dai due arazzi allestiti uno di fronte all'altro nella prima sala della mostra: quasi un simbolo dei due mondi creativi posti a confronto diretto. Pur nella loro diversità espressiva, entrambi gli artisti manifestano infatti una sorprendente serie di tratti comuni: dall’amore per la poesia al profondo legame con le tecniche artistiche manuali.

Un elemento ricorrente della mostra è proprio il costante equilibrio tra affinità e divergenze creative, creando un sorprendente gioco di rimandi e suggestioni concettuali. Lungo il percorso di visita, i dipinti e le litografie di Joan Miró trovano un naturale contrappunto nei lavori tessili realizzati dalla collega sarda. Allo stesso tempo, l’universo onirico e ricco di simboli delle creazioni dell’artista catalano è posto a confronto con l’intreccio di storie e tradizioni che anima le opere di Lai.

LE AFFINITÀ STILISTICHE E CONCETTUALI TRA DUE MAESTRI DELL’ARTE CONTEMPORANEA

Un altro punto in comune tra i due artisti è il rapporto personale e creativo con due isole del Mediterraneo: Maiorca e la Sardegna. La mostra evidenzia quindi come questi legami con due luoghi dell’anima abbiano inciso sulle rispettive concezioni dell’arte, influenzando da un lato l'astrazione espressiva e ricca di colori in Joan Miró, e la rigorosa essenzialità delle opere di Maria Lai dall’altro.

Anche la scelta di Ulassai come sede di una retrospettiva antologica che pone in dialogo questi due artisti riveste un profondo significato. Il contesto espositivo delle due sedi che ospitano la mostra offre infatti una cornice simbolica di grande rilevanza, in grado di evidenziare le numerose connessioni artistiche e immaginative tra le opere di due grandi protagonisti dell’arte del Novecento.

[Immagine in apertura: Joan Miró (1893-1983), Serie “Le lézard aux plumes d'or”, Plate 3, 1971. Litografia a colori, 33,3x97,7 cm © Successió Miró, by SIAE 2025]

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