Nicoletta Fiorucci Foundation, Venice. Photo: Nicoletta Fiorucci Foundation

Con mostre e residenze rinasce uno storico palazzo a Venezia

Architettura

18 aprile 2025

Nicoletta Fiorucci Foundation, Venice. Photo: Nicoletta Fiorucci Foundation

Con mostre e residenze rinasce uno storico palazzo a Venezia

Architettura

18 aprile 2025

A Venezia, uno storico palazzo nel sestiere Dorsoduro rinasce grazie alla Nicoletta Fiorucci Foundation: diventa spazio espositivo e residenza artistica. Il 7 maggio apre con un'installazione immersiva dell'artista georgiana Tolia Astakhishvili, curata da Hans Ulrich Obrist.

A Venezia sono numerosi i siti storici che rinascono – e diventano finalmente accessibili – attraverso l’arte. Dopo Palazzo Diedo di Berggruen Arts&Culture, e in concomitanza con l’apertura di SMAC (il centro culturale che si insedia nelle storiche Procuratie restaurate dall'architetto David Chipperfield), un altro edificio si prepara a riaprire i battenti, questa volta nel cuore del sestiere Dorsoduro. Su impulso della Nicoletta Fiorucci Foundation, il palazzo che un secolo fa fu abitato del pittore Ettore Tito diventa spazio espositivo e residenza artistica: inaugurerà il 7 maggio, in occasione della Biennale Architettura 2025.

A VENEZIA UN PALAZZO RINASCE CON UNA MOSTRA CURATA DA HANS ULRICH OBRIST

Ad aprire il nuovo corso della dimora sarà l’artista georgiana Tolia Astakhishvili, con una potente installazione site-specific concepita per occupare l’intera struttura. Curata da Hans Ulrich Obrist, celebre direttore della Serpentine Gallery, l’opera invita a riflettere sul modo in cui costruiamo e abitiamo gli spazi del nostro quotidiano, tra memoria, incertezza e frammentazione. L’installazione di Astakhishvili è il risultato di una residenza all’interno dell’edificio stesso, svolta nel primi mesi del 2025. Esplorandone la storia, i materiali e le sue stratificazioni temporali, l’artista crea un ambiente che appare in continua trasformazione, come se fosse sul punto di collassare o di ricomporsi in nuove forme. Su invito dell’artista e della fondazione, l’opera – esposta fino al 23 novembre – accoglie anche i lavori di altri otto artisti internazionali: Ketuta Alexi-Meskhishvili, Zurab Astakhishvili, Thea Djordjadze, Heike Gallmeier, Rafik Greiss, Dylan Peirce, James Richards e Maka Sanadze. Insieme, tutti questi interventi creano un organismo multiforme, in cui ogni voce contribuisce a costruire un racconto stratificato, fluido e contemporaneo.

LA STORIA DEL PALAZZO VENEZIANO CHE DIVENTA POLO ARTISTICO

Affacciato sulla Fondamenta Gherardini, il palazzo oggi ibrido e affascinante racconta secoli di trasformazioni. Nato nel Trecento come parte del Priorato di Sant’Agnese, ospitava giovani orfane e viveva grazie a donazioni e affitti. Dopo la confisca napoleonica, passa di mano fino al 1923, quando Ettore Tito, celebre pittore, lo acquista e lo trasforma nel suo studio. Seguono ristrutturazioni importanti: nel 1937 con il razionalismo elegante di Angelo Scattolin, e poi nel 1973, quando diventa sede della Cassa Marittima Adriatica. Tracce di ciascuna di queste epoche convivono nell'immobile: il risultato è un mosaico di stili, materiali e funzioni, che racconta la storia viva di una città che cambia, si adatta, ma non dimentica.

[Immagine in apertura: Nicoletta Fiorucci Foundation, Venice. Photo: Nicoletta Fiorucci Foundation]

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