Conto alla rovescia per l'arrivo sui grandi schermi della pellicola dedicata alle imprese dell'eccezionale pittore cinquecentesco. Il 3, 4 e 5 ottobre prossimi le sale cinematografiche italiane accoglieranno il docufilm che ripercorre l'epopea creativa di Tiziano.

Per soli tre giorni – il 3, 4 e 5 ottobre –, le sale cinematografiche italiane faranno da cornice al docufilm in anteprima Tiziano. L’impero del colore. La pellicola, che vede la partecipazione straordinaria dell’artista Jeff Koons, è prodotta da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF ed è firmata da Laura Chiossone e Giulio Boato. L’atteso evento, che segna l'avvio della stagione autunnale del programma di Nexo Digital La Grande Arte al Cinema, attraverso il contributo di numerosi esperti, critici, curatori, studiosi e artisti internazionali – come Amina Gaia Abdelouahab, Bernard Aikema, Brunello Cucinelli, Francesca Del Torre, Miguel Falomir Faus, Sylvia Ferino-Pagden, Patrizia Piscitello, Tiziana Plebani, Giorgio Tagliaferro – offre una dettagliata panoramica sulla vita, sullo stile e sulle ambizioni dell’artista simbolo del Rinascimento, che con il suo sapiente uso del colore raggiunse la fama globale.LA VITA, LA STORIA E LE OPERE DI TIZIANO IN UN FILM Proveniente da una celebre famiglia di notai di Pieve di Cadore, sulle Dolomiti venete, Tiziano Vecellio, da giovanissimo, si reca a Venezia per seguire la sua naturale vocazione e cominciare, così, l’apprendistato come pittore. In pochi anni, il cadorino diviene pittore ufficiale della Serenissima e artista ricercato dalle più ricche e famose corti d’Europa, da Ferrara a Urbino, da Mantova a Roma, fino alla Spagna di Carlo V e di suo figlio Filippo II. Nel film, il cui soggetto è curato da Lucia Toso e Marco Panichella, con la supervisione di Donato Dallavalle, emerge sin da subito l’originale e innovativo modus operandi messo a punto da Tiziano che, per terminare i numerosi lavori affidatogli, si avvaleva di un vero e proprio team di collaboratori e di una sorta di moderna “factory”. Lo sviluppo drammaturgico della pellicola vuole infatti sottolineare l’ambizione e la determinazione del pittore che ha ispirato gli artisti di tutte le epoche successive. Per enfatizzare ancor di più la grandezza dell'artista, il docufilm include numerosi e suggestivi re-enactment capaci di rievocare l’infanzia e la giovinezza del pittore trascorsa tra i boschi veneti.LE PAROLE DEL REGISTA GIULIO BOATO “In questo film ripercorriamo la vita e la vastissima produzione artistica di Tiziano Vecellio, concentrandoci su una cinquantina di lavori: dalle grandi composizioni religiose alle scene mitologiche, per arrivare ai ritratti e alle Veneri. Sfiorando la superficie della tela, la telecamera rende percepibile la materia pittorica e lo spessore delle pennellate. Abbiamo ripreso le opere nel loro contesto attuale, nelle chiese e nei musei più importanti d’Europa, per godere del rapporto tra i quadri e lo spazio che le ospita. Anche la composizione e l’illuminazione delle interviste si rifà all’atmosfera pittorica, echeggiando il famoso 'ritratto psicologico' di Tiziano. E infine c’è Venezia, altra protagonista del film al fianco di Tiziano: dalla grandiosa Piazza San Marco ai canali tortuosi tra le isole; suggestivi movimenti ascensionali restituiscono la magnificenza della città d’acqua, che ha tanto influenzato i colori del pittore".
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