Il Palazzo dell’Arte, sede di Triennale Milano, sarà oggetto di un intervento di ampliamento per il quale è stata indetta una gara da quasi 8 milioni di euro. Nel frattempo, l'estate 2023 prosegue nel segno di un'ampia offerta espositiva.


È ufficiale: il Museo del Design Italiano e della fotografia di Triennale Milano avrà una nuova vita, grazie all’intervento di ampliamento e riqualificazione che coinvolgerà gli spazi interni ed esterni del Palazzo dell’Arte, progettato dall’architetto Giovanni Muzio nel 1933. È stata infatti indetta una gara dal valore di quasi 8 milioni di euro da parte del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Lombardia, nell’ambito delle attività a supporto dell’Autorità Responsabile del Piano Sviluppo e Coesione.IL CONCORSO PER IL RESTYLING DI TRIENNALE MILANO Ambiziosi gli obiettivi dell'operazione, in scadenza il 15 settembre prossimo. Si punta, infatti, a modernizzare il palazzo con opere di efficientamento energetico, riavvicinandolo al progetto originario risalente a novant'anni fa anche attraverso la ridefinizione dei disegni di facciata; si intende inoltre sostituire le finestre. Anche gli spazi interni saranno riorganizzati: il ristorante sarà collocato nella sede originale, mentre gli uffici torneranno al primo piano, negli spazi originariamente destinati ai camerini. Sono previste nuove aree espositive e la volontà è la riapertura al pubblico del Piano Parco.LE MOSTRA DA VEDERE AD AGOSTO IN TRIENNALE MILANO Mentre si prepara ad accogliere questi grandi cambiamenti, Triennale Milano non si ferma: resta infatti aperta tutto il mese di agosto, compreso Ferragosto (dalle ore 11.00 alle ore 20.00), con un'ampia offerta espositiva. Nel Museo del Design Italiano è esposta una nuova selezione di oggetti e, oltre al rinnovato allestimento, è visitabile la mostra Text: a cura di Marco Sammicheli, è dedicata alla cultura del tessuto. Riflettori puntati su uno dei maestri del design italiano con l'esposizione Ettore Sottsass. La Parola, che si svolge parallelamente a Home Sweet Home, rassegna incentrata sullo spazio intimo e domestico a cura di Nina Bassoli. Accessibile anche Reversing the Eye. Fotografia, film e video negli anni dell’arte povera, che esplora il rapporto tra arte povera e immagini meccaniche. Riaprirà dopo il 15 agosto Siamo Foresta, con la sua riflessione sull’Antropocene attraverso lo sguardo degli artisti indigeni e non. Durante tutto il mese d’agosto Triennale propone infine una serie di visite guidate focalizzate proprio sulle mostre in corso.[Immagine in apertura: © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia]
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