Il terzo atto del progetto espositivo di Triennale Milano sulla figura e sulla produzione di Ettore Sottsass prende in esame l'uso della parola dal parte del progettista scomparso nel 2007. Anche in questo caso, la mostra è allestita negli spazi che già ospitano la ricostruzione permanente di Casa Lana, una residenza privata milanese firmata Sottsass.

Quante forme ed espressioni può assumere la parola scritta? Quanto può essere potente e capace di comunicare, spingendosi oltre i significati e i valori propri del linguaggio convenzionale? Dopo le precedenti esperienze espositive di Struttura e colore (3 dicembre 2021 – 12 giugno 2022) e Il calcolo (15 luglio 2022 – 8 gennaio 2023), non si arresta il percorso di analisi del lavoro di Ettore Sottsass promosso da Triennale Milano. La terza tappa di questo itinerario è dedicata alla parola.SOTTSASS IN MOSTRA ALLA TRIENNALE  Visitabile fino al 2 aprile 2023, Ettore Sottsass. La Parola è curata da Marco Sammicheli con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass; si avvale dell’art direction di Christoph Radl. Questa volta l'attenzione si focalizza sul vario e molteplice uso della parola da parte dell'indimenticabile architetto e designer. Il percorso espositivo è stato realizzato all'interno della sala a lui intitolata in Triennale. La stessa in cui, da gennaio 2021, è permanentemente installata Casa Lana, ovvero la ricostruzione degli interni di una residenza privata milanese progettata proprio da Sottsass intorno alla metà degli anni Sessanta. Riprodotta in elenchi, descrizioni, confessioni, diari, racconti, riviste, manifesti, fanzine, articoli, interventi, conferenze e recensioni, la parola è stata una presenza costante nella produzione dell'autore, che ha fatto ricorso a modalità visivamente riconoscibili. Nella sua scrittura, infatti, preferiva lo stampatello maiuscolo e adottava quello che è stato definito un "codice espressivo accessibile", aperto all'accostamento con disegni e oggetti.L'ARTE VERBO-VISUALE DI ETTORE SOTTSASS Ettore Sottsass "possedeva il dono rarissimo di una scrittura limpida e ricchissima di profonde suggestioni", ha raccontato Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano. "Distillava con le parole concetti e immagini che ancora oggi arrivano dirette al cuore di chi legge, di chi si lascia condurre – e inevitabilmente incantare – nel suo immaginario intimo di spazi, oggetti e vicende umane", ha aggiunto l'architetto. Per Marco Sammicheli, curatore della mostra e direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, "la parola che si mischia all’arte visiva e al progetto può essere per Ettore Sottsass metafora, condensazione, stratificazione di esperienze e simboli. È un ponte tra la grammatica visiva e quella poetica, una fonte di conoscenza accidentale per infondere dubbio, per immaginare, per scoprire, completare e soprattutto per continuare a cercare". Con la mostra Ettore Sottsass. La Parola prende dunque avvio il programma espositivo 2023 di Triennale Milano, istituzione che ancora per pochi giorni ospita la rassegna 10 architetture italiane. [Immagine in apertura: Foto © Gianluca Di Ioia]
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