Alphonse Mucha. La seduzione dell'Art Nouveau
sulla mostra
Pittore, scultore e padre dell'Art Nouveau, Alphonse Mucha sbarca per la prima volta a Firenze in occasione della nuova esposizione allestita negli spazi del Museo degli Innocenti. Intitolata Alphonse Mucha. La seduzione dell'Art Nouveau e visitabile dal 27 ottobre 2023 al 7 aprile 2024, la mostra raccoglie oltre duecento opere del maestro ceco, dando vita a un itinerario capace di rievocare il fascino della Belle Époque parigina.
ALPHONSE MUCHA IN MOSTRA A FIRENZE
Protagonisti della rassegna fiorentina sono i capolavori di Mucha, concepiti nel periodo di massimo splendore artistico di Parigi, la cosiddetta Belle Époque, tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Grazie alle sue illustrazioni, ai poster teatrali e agli straordinari capolavori, il pittore ceco si afferma come il più famoso e conteso artista dell'epoca. Con lui nasce anche una nuova forma di linguaggio, caratterizzato da voluttuose e seducenti figure femminili, a metà tra sacro e profano, divenute nel tempo emblema dell'iconico “stile Mucha”. Musa ispiratrice e modella per eccellenza del maestro era la moglie, Sarah Bernhardt, una delle attrici più celebri del tempo. Curata da Tomoko Sato e Francesca Villanti, l'esposizione restituisce non solo una preziosa testimonianza della produzione del maestro, ma anche un affascinante itinerario all'insegna di uno stile unico, capace di influenzare l'arte delle successive generazioni di artisti.
L'ARTE DI ALPHONSE MUCHA AL MUSEO DEGLI INNOCENTI
Nato nella città ceca di Ivancice nel 1860, Alphonse Mucha di trasferisce a Parigi all'età di 27 anni per affinare la sua arte e dedicarsi alla pittura e alla scultura. Nella capitale francese conosce l'attrice Sarah Bernhardt che, oltre a diventare sua moglie, sarà per sempre la sua modella prediletta e il soggetto principale delle sue opere. Affermatosi come uno degli artisti più famosi dell'epoca, Mucha viene chiamato più volte dalle aziende per reclamizzare i prodotti, dando vita a campagne pubblicitarie passate alla storia. Da sempre un fervente patriottico, nel 1910 torna a Praga dedicandosi – per quasi vent'anni – a uno dei suoi più grandi capolavori, l'Epopea slava, monumentale opera composta da venti enormi tele che ripercorrono la storia slava.
[Immagine in apertura: Alphonse Mucha, Gismonda (particolare), 1894. Litografia a colori, 216x74,2 cm © Mucha Trust 2023]