Io, Canova. Genio europeo

sulla mostra

Il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita la mostra dedicata alla figura di Antonio Canova, un artista a cui in Italia dobbiamo moltissimo non solo in termine di creazione, ma anche come difensore del patrimonio artistico della Penisola: furono infatti in gran parte i suoi sforzi diplomatici all'indomani della sconfitta di Napoleone a Waterloo a riportare a casa da Parigi gran parte delle opere che erano state condotte in Francia durante l'epopea napoleonica. L'esposizione Io, Canova. Genio europeo, in occasione del duecentesimo anniversario dalla morte del “nuovo Fidia”, è un'opportunità per scoprire una personalità sfaccettata, che sapeva affiancare un superbo talento per la scultura con un gusto squisito per il collezionismo, nonché un sorprendente pragmatismo diplomatico.


LA MADDALENA GIACENTE RISCOPERTA


Bassano del Grappa è da sempre un centro estremamente attivo nella divulgazione e nella promozione della figura del più grande scultore del Neoclassicismo italiano, dato che il Museo Civico è dotato di un’ala intitolata proprio a Canova. E nella mostra di Bassano le novità non mancano: il pezzo forte è sicuramente la Maddalena giacente realizzata per Robert Jenckins, secondo conte di Liverpool e primo ministro inglese, riscoperta solo recentemente in Inghilterra dopo quasi due secoli in cui se ne erano perse le tracce.


LE OPERE IN MOSTRA A BASSANO DEL GRAPPA


L'esposizione è organizzata in tre sezioni: L’ uomo e l’artista, Canova e l’Europa e Canova nella Storia, e presenta, grazie a oltre 140 opere, il genio artistico canoviano e la sua straordinaria cultura. Tra le molte opere di Canova in esposizione ricordiamo la Principessa Leopoldina Esterhazy Liechtenstein, il gesso della Religione dei Musei Vaticani, Marte e Venere dalla Gipsoteca di Possagno, la Danzatrice col dito al mento dalla Pinacoteca Agnelli e l'Endimione dormiente da Ravenna, assieme a dipinti neoclassici di altri autori contemporanei come il Ritratto di Clemente XIII di Anton Raphael Mengs o quello dell'Imperatore Napoleone I di François Gérard. Presenti in mostra anche alcune opere che Canova stesso collezionava, come quelle di Giambattista Tiepolo, Giovan Battista Piranesi o del Moretto da Brescia, nonché alcuni capolavori tra gli innumerevoli che l'artista-diplomatico riuscì a riportare in Italia, come quelli di Paolo Veronese, Ludovico Carracci e Guido Reni.

[Immagine in apertura: Io, Canova. Genio europeo, installation view at Museo Civico, Bassano del Grappa 2022. Photo © Luca Marzocchi]

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