Escher__
sulla mostra
Viaggio fra le illusioni e i paradossi impossibili, la mostra Escher a Palazzo dei Diamanti di Ferrara presenta il lavoro dell'artista olandese, che con le sue creazioni ha saputo sfidare la percezione e la logica. Mentre a Roma è stata recentemente prorogata la più grande monografica dedicata al celebre autore, l’esposizione nella città estense, aperta al pubblico fino al prossimo 21 luglio, rappresenta un'occasione unica per immergersi fra le opere di un genio le cui visioni costituiscono il perfetto punto d’incontro fra arte e scienza.
L’ARTE DI ESCHER IN MOSTRA A FERRARA
Attraverso le sei sezioni in cui si articola il percorso espositivo, i visitatori possono scoprire le opere di Escher e i temi principali del suo lavoro, tutti accomunati dall’amore per la geometria e i paradossi visivi. Dalle sezioni introduttive, dedicate agli esordi dell’artista olandese e ai suoi viaggi in Italia fra le due guerre mondiali, si passa alle tassellature ispirate dai disegni dell’Alhambra e alle celebri metamorfosi, attraverso cui Escher indagava con spirito artistico temi filosofici, come la trasformazione e il divenire, producendo paesaggi e strutture impossibili e affascinanti. Le ultime due sezioni espositive, dedicate rispettivamente alla struttura dello spazio e ai paradossi geometrici, testimoniano il rilevante impatto che l’opera di Escher ebbe anche presso la comunità scientifica, che ha sempre apprezzato la profondità con cui l’artista è riuscito a rendere graficamente concetti matematici e geometrici complessi come la rappresentazione dell’infinito.
ILLUSIONI GEOMETRICHE E ARCHITETTURE IMPOSSIBILI NELLE OPERE DI ESCHER
Organizzata da Arthemisia, Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d'Arte del Comune di Ferrara, e curata da Federico Giudiceandrea e Mark Veldhuysen, l’esposizione rende omaggio a un artista le cui opere sono state fonte di ispirazione anche per matematici, designer e pubblicitari. La rassegna monografica di Palazzo dei Diamanti evidenzia come Escher abbia lasciato un segno indelebile nella cultura visiva del XX secolo, dimostrando come l'arte possa essere un veicolo per l'esplorazione di idee complesse.
[Immagine in apertura: Maurits Cornelis Escher, Giorno e notte, 1938, Xilografia, 391x677 mm, Collezione M.C. Escher Foundation, Paesi Bassi. All M.C. Escher works © 2024 The M.C. Escher Company. All rights reserved mcescher.com]