Felice Casorati. Pittura che nasce dall'interno

sulla mostra

Pittore, designer e scenografo italiano dei primi del Novecento, Felice Casorati è il protagonista di una grande mostra al Museo Archeologico Regionale di Aosta. A cura di Alberto Fiz, la rassegna visitabile fino al 7 aprile 2024 raccoglie ben 100 opere dell’artista tra dipinti, sculture, disegni e bozzetti teatrali dal 1904 al 1960. Il titolo della retrospettiva, Felice Casorati. Pittura che nasce dall'interno, si ispira ad un testo dello stesso Casorati, scritto in occasione della 1a Quadriennale di Roma del 1931: “Di fatto io non ho mai capito il movimento ‘qui déplace les lignes’ e adoro le forme statiche: e poiché la mia pittura nasce, per così dire, dall’interno e mai trova origine dalla mutevole ‘impressione’, è ben naturale che queste forme statiche e non le mobili immagini della passione, si trovino nelle mie figure…”.

LA MOSTRA DI FELICE CASORATI AD AOSTA


Suddiviso in 7 sezioni, il percorso espositivo ripercorre gli aspetti fondamentali della ricerca di uno tra i maggiori artefici del Novecento italiano, non solo attraverso la più nota pratica pittorica, ma anche facendo luce sulla sua più remota produzione scultorea. Tra le opere in mostra spiccano Nudo con le trecce o Ragazza di schiena del 1930, che viene presentato al pubblico dopo quasi sessant'anni dalla sua ultima apparizione del 1964; esposto anche un gruppo di disegni in parte inediti, tra cui Fanciulla addormentata del 1921 (uno studio per il dipinto omonimo andato distrutto nel rogo del il Palazzo di Cristallo di Monaco). Per quanto riguarda la scultura, è impossibile non citare il raro bassorilievo in gesso La dormiente del 1924. E, infine, non manca un focus sulla Scuola di via Galliari a Torino, la celebre scuola privata di pittura di Casorati.


IL PITTORE FELICE CASORATI


Nato a Novara nel 1883, Felice Casorati si laurea in giurisprudenza nel 1906, portando sempre avanti la sua passione per la pittura. Nel 1907 è infatti presente per la prima volta alla Biennale di Venezia, con il Ritratto della sorella Elvira, kermesse che diventerà per lui un appuntamento fisso fino al 1914, finché nel 1915 non è chiamato in guerra a Trento. In seguito si trasferisce a Torino, dove stringe una profonda amicizia con il giovane Piero Gobetti. È quest'ultimo che cura e pubblica nel 1923 la prima monografia a lui dedicata, Felice Casorati pittore, consacrandolo ufficialmente nella scena artistica dell'epoca.

[Immagine in apertura: Felice Casorati, Le ereditiere o Le sorelle, 1910 olio su tela, 150 x 120 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Collezione VAF-Stiftung]


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