Napoli Ottocento

sulla mostra

Omaggio alla città partenopea, al suo fervore artistico e alla sua assoluta rilevanza nel panorama culturale del XIX secolo, la mostra Napoli Ottocento. Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner, presenta 250 opere di artisti che ritraggono la vita napoletana, le sue attrazioni e il suo dinamismo culturale. Aperta presso le Scuderie del Quirinale di Roma fino al prossimo 16 giugno, l’esposizione evidenzia la centralità di Napoli come una delle “capitali artistiche” del nostro Paese, capace di ammaliare con la sua bellezza molti dei più grandi pittori italiani e internazionali di un periodo così importante per la storia dell’arte.



ANCHE TURNER E DEGAS PER RACCONTARE NAPOLI NELL'OTTOCENTO


L'esposizione è un viaggio tra le visioni che Napoli, con la sua storia, i suoi scorci naturali e i suoi mille contrasti fra splendore e degrado, ha suscitato, influenzando per oltre un secolo l’arte, l’architettura e l’immaginazione. Tra gli artisti esposti ci sono William Turner, John Singer Sargent, e molti esponenti della scuola naturalista, come Giuseppe De Nittis, Filippo Palizzi, Ercole e Giacinto Gigante, le cui opere vanno oltre le semplici vedute, diventando immagini che meglio di qualsiasi altra sanno interpretare il sentimento di una città unica. Altri significativi focus espositivi sono quelli dedicati ad Edgar Degas, che soggiornò a Napoli in un momento cruciale della sua formazione artistica e che è rappresentato in mostra da sei tele appartenenti a quel periodo, allo stile neopompeiano, che tanta fortuna riscosse in Italia e all’estero, e all’influenza della pittura intrisa di materia grezza di Antonio Mancini, che aprirà la strada all’arte informale del XX secolo.



ROMA CELEBRA L’ARTE E L’ANIMA DI NAPOLI


Curata da Sylvain Bellenger in collaborazione con Jean – Loup Champion, Carmine Romano e Isabella Valente, Napoli Ottocento è accompagnata da un ricco programma di iniziative parallele dedicate a temi correlati a quelli dell’esposizione. In tale palinsesto rientrano due incontri serali con critici ed esperti, e la proiezione di quattro documentari sull’importanza a livello europeo di Napoli nel XIX secolo. Esperienza culturale che connette passato e presente, la mostra è “un grande tributo alla civiltà figurativa napoletana, alla sua perdurante vitalità, alla sua ineguagliabile capacità di seduzione nei confronti dell’Europa intera e non solo”, come ricorda il Direttore delle Scuderie del Quirinale, Matteo Lafranconi.

[Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra Vista dell'allestimento della mostra Napoli Ottocento. Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner alle Scuderie del Quirinale, Roma. Foto (c) Alberto Novelli]

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