
Che cos'è la bellezza? Risponde una mostra a Milano
Fotografia
05 aprile 2025

Che cos'è la bellezza? Risponde una mostra a Milano
Fotografia
05 aprile 2025
L’esposizione “Deep Beauty” al Mudec Photo di Milano propone ai visitatori un viaggio nell'evoluzione del concetto del bello in epoca contemporanea. Attraverso oltre sessanta capolavori di artisti del calibro di Marina Abramović e David Hockney, la mostra si interroga sulla reale esistenza di un concetto universale di bellezza.
Prende il via oggi (5 aprile) al Mudec Photo di Milano la mostra Deep Beauty. Il dubbio della bellezza, il cui focus espositivo ruota attorno all’essenza del concetto di bellezza e alla sua evoluzione. Visitabile fino al prossimo al 25 maggio negli spazi dedicati all’arte fotografica del Museo delle Culture milanese, l’esposizione curata da Denis Curti presenta una selezione di oltre sessanta opere d’arte che nel loro insieme danno forma a un excursus avvincente sulle molteplici declinazioni della bellezza dall’inizio del Novecento a oggi.
Spaziando tra diversi campi delle arti visive, dalla fotografia alla videoarte, la mostra rintraccia tutte le trasformazioni del concetto di bello negli ultimi 125 anni. Tali evoluzioni sono esemplificate agli occhi dell’osservatore attraverso i capolavori realizzati da artisti come David Hockney, Guy Bordin e Robert Mapplethorpe, per provare a rispondere all’interrogativo che apre la mostra: “siamo proprio sicuri che la bellezza universale esista davvero?”
ESPOSTE AL MUDEC PHOTO OLTRE 60 DECLINAZIONI ARTISTICHE DELLA BELLEZZA
Il percorso espositivo della mostra al Mudec Photo si articola attraverso sei sezioni tematiche, focalizzate su altrettante sfaccettature del concetto di bellezza. I visitatori sono così condotti attraverso le Trasfigurazioni dei soggetti modificati e camuffati nelle immagini di artisti come Man Ray e David LaChapelle, e i mondi surreali della sezione Incanti, ritratti da fotografi del calibro di Elliott Erwitt e William Klein.
Non mancano poi le opere di artisti interessati ad approfondire il ruolo della foto come strumento d’indagine delle pulsioni umane più profonde, né le sezioni come quelle dedicate ai Labirinti e alle Vertigini, in cui le immagini esposte indagano tanto il ruolo simbolico del corpo come costrutto artistico quanto l’esperienza sensoriale della seduzione. L’indagine della mostra si chiude nell’ultimo dei sei segmenti espositivi, intitolato Artifici, che raccoglie opere di artisti come Michelangelo Pistoletto e Marina Abramović, capaci di proiettare la bellezza al di là della stretta bidimensionalità fotografica.
UN VIAGGIO PER IMMAGINI ALLA RICERCA DELL’IDEA UNIVERSALE DI BELLEZZA
Resa possibile anche dai prestiti provenienti da alcune importanti collezioni private, la rassegna milanese può vantare un allestimento d’eccezione con un'elaborazione grafica curata dall'artista e fotografo Paolo Ventura, le cui opere sono anche presenti in mostra nella sezione Nuovi Mondi.
Viaggiando idealmente nel tempo dai lavori di una pioniera della fotografia come Julia Margaret Cameron ai filmati artistici realizzati con l'ausilio dell’intelligenza artificiale, Deep Beauty invita il visitatore a prendere attivamente parte alla ricerca di un’idea universale di bellezza, seguendo le orme di fotografi e artisti che indagano su questo tema da oltre un secolo.
[Immagine in apertura: Guy Bourdin, Vogue Maggio (1970). Crediti: Copyright Guy Bourdin, 2025, Courtesy of Louise Alexander Gallery]
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