
A Milano un eccezionale progetto nel centenario della nascita di Robert Rauschenberg
Arte
14 aprile 2025

A Milano un eccezionale progetto nel centenario della nascita di Robert Rauschenberg
Arte
14 aprile 2025
La mostra al Museo del Novecento rende omaggio a Robert Rauschenberg ed esplora il suo dialogo creativo con l'arte italiana ed europea del XX secolo, ponendo a confronto una selezione delle sue opere con la collezione del museo milanese.
Si intitola Rauschenberg e il Novecento la retrospettiva dedicata a uno dei maggiori artisti statunitensi del secolo scorso, attualmente in corso negli spazi del Museo del Novecento di Milano. La mostra celebra il centenario della nascita di Rauschenberg e concentra le proprie attenzioni sul suo profondo legame con i maestri italiani ed europei dell'arte contemporanea.
Inaugurata lo scorso 5 aprile nell’ambito della Milano Art Week 2025 e visitabile fino al 29 giugno, l’esposizione evidenzia affinità e divergenze tra l’artista statunitense e i principali esponenti dei movimenti artistici nati in Europa e nel nostro Paese nel secolo scorso. A tale scopo, viene proposto per la prima volta un collegamento visivo tra una selezione di opere fondamentali di Robert Rauschenberg e alcuni dei capolavori della collezione permanente del museo milanese, che comprende opere di maestri italiani (e non solo) dell’arte del Novecento quali Giacomo Balla, Mario Sironi, Giulio Paolini e Alberto Burri.
IL MUSEO DEL NOVECENTO CELEBRA I 100 ANNI DALLA NASCITA DI RAUSCHENBERG
Muovendosi lungo l’articolato percorso espositivo, i visitatori sono condotti alla scoperta dell’influenza esercitata dal contesto artistico europeo, e in particolare italiano, sull’opera di Robert Rauschenberg. La mostra milanese evidenzia come tale interesse sia frutto di un dialogo continuativo con le principali avanguardie italiane del Novecento, dal Futurismo all'Arte Povera, che portò l’artista statunitense a implementare materiali e linguaggi espressivi inediti nei suoi lavori. Dal confronto diretto con i percorsi creativi di artisti italiani che hanno segnato il panorama del Novecento, emerge così una particolare attenzione per la sperimentazione materica e per il superamento delle categorie artistiche tradizionali.
Curata da Gianfranco Maraniello e Nicola Ricciardi, in collaborazione con Viviana Bertanzetti e con la consulenza della Robert Rauschenberg Foundation, la mostra milanese raccoglie otto lavori fondamentali, realizzati dall’artista statunitense tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. Tali opere sono collocate in punti strategici del Museo del Novecento, così da offrire un immediato raffronto visivo con i capolavori della collezione milanese.
DA BALLA A SCHIFANO, LE INFLUENZE ITALIANE NELL’OPERA DI RAUSCHENBERG
Tra gli aspetti di maggiore interesse della mostra Rauschenberg e il Novecento, spicca l’attenzione posta dal maestro texano nel ricombinare e fondere un gran numero tecniche e linguaggi espressivi, arrivando a contaminare pittura e scultura, creazione e ed evocazione. Tale approccio è ben documentato, ad esempio, dal confronto tra opere come la maestosa Festa cinese del "padre" della Pop Art italiana, Mario Schifano, e Summer Glut Fence, una delle ultime sculture in metallo di Rauschenberg.
La mostra esplora inoltre il ricorso da parte dello statunitense a tecniche di stampa e trasferimento di immagini, a ribadire la sua incredibile curiosità e l’impegno profuso per essere protagonista di una ricca fase di scambio di idee creative lungo tutto il XX secolo. Attraverso un allestimento che esalta la bellezza della collezione permanente del Museo del Novecento, i visitatori possono scoprire come la carica fortemente innovativa del lavoro di Robert Rauschenberg lo portò ad anticipare molte delle principali tendenze dell'arte contemporanea.
[Immagine in apertura: Galleria Gesti e Processi, vista dell’allestimento della mostra Rauschenberg e il Novecento. Ph. Marco Bertoli]
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