Circa 10mila opere di Alberto Giacometti confluiranno nella scuola-museo intitolata all'artista che entro il 2026 vedrà la luce a Parigi. L'ambizioso progetto, affidato all'architetto Dominique Perrault, porterà alla rinascita dell'ex stazione ferroviaria des Invalides, realizzata per l'Esposizione del 1900. L'intera iniziativa si deve alla Fondazione Giacometti.

Dismesse stazione ferroviarie che rinascono per accogliere istituzioni culturali. Dopo l'esperienza (che ha fatto scuola) del Musée d'Orsay, a Parigi un altro ex manufatto ferroviario diventerà un museo, dotato di spazi espositivi multidisciplinari e perfino di una scuola d'arte aperta a tutti. A promuovere l'iniziativa è la Fondazione Giacometti, che punta sul 2026 e sull'architetto di fama internazionale Dominique Perrault per l'apertura della sua prossima sede parigina.IL MAXI MUSEO DELLA FONDAZIONE GIACOMETTI A PARIGI Insieme ai colleghi Pierre-Antoine Gatier, esperto del patrimonio storico, e Louis Benech, paesaggista, l'architetto Perrault si occuperà della rinascita dell'ex stazione ferroviaria des Invalides e dei suoi sotterranei. Lo storico complesso, realizzato in occasione dell'Esposizione Universale del 1900, accoglierà in forma permanente la più grande collezione al mondo di opere di Alberto Giacometti: quasi 10mila pezzi, la maggior parte dei quali non sono attualmente esposti al pubblico. Un patrimonio straordinario, del quale fanno parte anche sculture in gesso e bronzo, dipinti, disegni e oggetti d'arte decorativa: la particolare architettura dell'edificio, generosamente "animata" dalla luce naturale, offrirà un ambiente eccezionale per la presentazione e la fruizione di questi lavori. Ribattezzato Giacometti Museum & School, il nascente polo non avrà una funzione esclusivamente espositiva.NEL SEGNO DI GIACOMETTI UN NUOVO MODELLO DI POLO CULTURALE Per consentire ai visitatori di conoscere in profondità il processo creativo e la pratica del celebre scultore, pittore e incisore, la Fondazione a lui intitolata intende infatti rendere accessibile al pubblico anche i propri archivi, la sua biblioteca e la sua quadreria. Negli spazi espositivi potranno essere ospitati progetti in cui saranno coinvolti artisti moderni e artisti contemporanei. La cosiddetta School of Creation for All, nei suoi 6mila metri quadrati, proporrà iniziative in grado di abbattere i confini fra le pratiche e le discipline, destinate sia a professionisti che a semplici appassionati. In altre parole, contribuirà a rendere il centro culturale un indirizzo unico, ridefinendo il concetto stesso di fondazione in un'ottica incline al dialogo e allo scambio creativo. Non mancheranno, infine, "ambienti conviviali" sia all'interno che all'esterno dello stabile, con la presenza di un'area ristoro, di un concept store e di un cortile di pertinenza. [Immagine in apertura: Future Museum & School, Fondation Giacometti, Paris © Luc Castel]
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