Apre il 24 giugno 2023 "Melma", l'attesa mostra di Nico Vascellari a Firenze. L'artista italiano espone negli spazi interni ed esterni del Forte Belvedere un'ampia gamma di opere, con lavori appositamente concepiti per l'occasione. A partire da ottobre sarà presente con altri interventi in piazza della Signoria, a Palazzo Vecchio e nel Museo Novecento.

Dopo i grandi progetti monografici incentrati su artisti come Jan Fabre, Giuseppe Penone, Antony Gormley ed Eliseo Mattiacci, a Firenze la nuova stagione espositiva del Forte Belvedere si concentra sull’artista Nico Vascellari. Melma, la mostra curata dal direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti e promossa dal Comune di Firenze, apre al pubblico il 24 giugno e resta visitabile, a ingresso gratuito, fino all’8 ottobre 2023. LA MOSTRA DI NICO VASCELLARI A FIRENZE Quella al Forte Belvedere rappresenta la prima tappa dell'ambizioso progetto artistico messo a punto da Vascellari per la città di Firenze. Nel complesso, infatti, Melma durerà un anno intero e coinvolgerà ulteriori luoghi emblematici del capoluogo toscano: l'artista collocherà una nuova installazione nell'Arengario di piazza della Signoria; presenterà una performance site-specific nella cornice del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio; esporrà una serie di lavori al Museo Novecento. Al Forte, intanto, Vascellari occupa gli spazi interni ed esterni con un'ampia gamma di opere, anche inedite. Punta di diamante del percorso di visita sono i lavori realizzati ad hoc per Melma, ricorrendo a diversi media: video, sculture, collage, installazioni e suono. In particolare, sui bastioni e nel vasto giardino sono state collocate nove opere scultoree in alluminio dalla serie Horse Power (2023).  LE OPERE INEDITE AL FORTE BELVEDERE Le sale interne del Forte Belvedere accolgono oltre trenta opere, molte delle quali inedite: nel complesso si tratta di un corpus di lavori capace di dare vita a una panoramica antologica del lavoro di Vascellari. “La Melma è una materia primordiale, qualcosa che cela la vista e proietta sull’ignoto, inteso sia come mondo interiore sia come tensione verso l’esterno", ha precisato l'autore, vincitore del Premio Pino Pascali nel 2022. Per Sergio Risaliti, "il pubblico attraversando la mostra potrà riconoscere nelle opere un certo senso di respingimento. Nelle intenzioni poetiche di Nico Vascellari non c’è volontà di esprimere un giudizio morale. L’uomo è melmoso eppure vive in lui qualcosa di angelico. È violento, brutale, eppure dolce e ingenuo come un fanciullino. Così la vita è una sola cosa con la morte, perché in fondo ci sono solo corruzione e rigenerazione senza fine." LA RICERCA ARTISTICA DI NICO VASCELLARI A FIRENZE Classe 1976, Nico Vascellari ha adottato nella propria pratica un approccio antropologico, attraverso il quale osserva la relazione tra uomo e natura, tra il collettivo e il privato. Ha sviluppato un linguaggio artistico multiforme, che supera i confini disciplinari attingendo dal sound design per approdare alla performance, al disegno, alla scultura, arrivando ad una cifra stilistica inconfondibile. Nel 2005 ha fondato nella sua città natale, Vittorio Veneto in provincia di Treviso, il laboratorio artistico Codalunga, con cui realizza mostre, performance e progetti sperimentali coinvolgendo artisti italiani e internazionali. Il progetto Melma, con le due fasi che lo contraddistinguono, segna il ritorno di Nico Vascellari a Firenze, vent'anni dopo la sua prima mostra, inaugurata il 25 giugno 2003. [Immagine in apertura: Nico Vascellari. Photo Mattia Zoppelaro]
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