Artenumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo
sulla mostra
Concepita per indagare tematiche complesse che uniscono arte, filosofia e matematica, la mostra Artenumero - Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo ad Aosta intende offrire una panoramica approfondita dell'uso del numero nell'arte contemporanea dagli anni Sessanta dello scorso secolo a oggi. Allestita al Museo Archeologico Regionale del capoluogo valdostano, l’esposizione presenta fino al 20 ottobre oltre settanta opere di artisti del calibro di Joseph Kosuth, Piero Manzoni e Antoni Tàpies, che hanno incorporato il numero come elemento fondamentale nelle loro opere.
AD AOSTA LA MOSTRA SUI NUMERI NELL’ARTE CONTEMPORANEA
Attraverso un percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni tematiche, l’esposizione prende in esame numerose tecniche e linguaggi impiegati dalla seconda metà del XX secolo ai giorni nostri per indagare il ruolo del numero nell’arte. Dopo una sezione introduttiva dedicata al rapporto tra numero e tempo, con opere di On Kawara e Alighiero Boetti, i visitatori intraprendono un percorso trasversale, che approfondisce i legami artistici del numero con la narrazione, lo spazio, il segno e l’immagine, e con l’aritmetica. Dai neon di Mario Merz alle opere concettuali di Bernar Venet, passando per le fotografie di Luigi Ghirri, la grande varietà di opere esposte consente di apprezzare pienamente tutte le sfaccettature del multiforme rapporto fra l’arte contemporanea e il numero.
ANCHE OPERE DI MANZONI, MERZ E BOETTI ESPOSTE AD AOSTA
Curata da Angela Madesani, l’esposizione al Museo Archeologico Regionale di Aosta raccoglie un sostanzioso corpus di opere per indagare i molteplici risvolti espressivi di un legame al tempo stesso concettuale e immateriale. Attraverso le interpretazioni proposte da artisti di diverse generazioni, Artenumero offre una prospettiva originale sull'arte contemporanea, testimoniando come il numero costituisca ancora uno strumento universale di espressione artistica.
[Immagine in apertura: Elisabetta Casella, Via Crucis, 2022. Scagliola, ferro, fotografie su carta, quattordici ovali, 36 × 27 cm ciascuno. Courtesy Elisabetta Casella - © Elisabetta Casella]