Sean Scully. A Wound in a Dance with Love

sulla mostra

Basata sulla mostra Sean Scully: Passenger – A Retrospective, allestita presso il Museum of Fine Arts – Hungarian National Gallery di Budapest e successivamente al Benaki Museum di Atene, la retrospettiva dedicata a Sean Scully, tra i massimi esponenti della pittura contemporanea, è giunta in Italia in una versione tutta rinnovata. A Wound in a Dance with Love, questo il titolo della rassegna, riunendo sessantotto lavori tra dipinti a olio, acrilici, acquerelli, disegni e una scultura monumentale rappresentativi delle prime sperimentazioni figurative degli anni Sessanta ma anche dei progetti più recenti, intende evidenziare la dualità di tutte le opere di Scully: la profonda conoscenza delle opere dei grandi maestri antichi e la singolare sensibilità nell'interpretazione del tempo presente.


AL MAMBO I PIÙ CELEBRI CAPOLAVORI DI SEAN SCULLY


Ad aprire la rassegna, curata da Lorenzo Balbi in collaborazione con la Kerlin Gallery di Dublino, due monumentali dipinti su alluminio esemplificativi della poetica pittorica dell'artista: What Makes Us Too del 2017 e Uninsideout, realizzato tra il 2018 e il 2020. Nella navata centrale della Sala delle Ciminiere si susseguono, invece, Fort # 1 del 1978; il lavoro astratto ispirato a Pollock e a Mondrian dal titolo Backcloth e Crossover Painting # 1 del 1974. Il percorso espositivo continua poi puntando lo sguardo sulla scultura in feltro pressato Opulent Ascension del 2019 e prosegue con diverse opere della serie Landline di chiara ispirazione paesaggistica, tra le quali spiccano Oisín Green e Oisín Sea Green, dedicate al secondo figlio dell'artista; il trittico Arles Nacht Vincent del 2015, omaggio a Vincent van Gogh, e Black Square del 2020, ispirato, invece, a Malevič. Poi ancora The Bather del 1983 ispirato a un dipinto di Henri Matisse; Long Light del 1998, già incluso nella collezione permanente del MAMbo; l’opera Mariana del 1991 caratterizzata dai tipici "inset" di Scully, costituiti da motivi in contrasto, fisicamente incassati in alloggiamenti ricavati nel corpo del dipinto; e il drammatico Empty Heart del 1987, dedicato al diciannovenne figlio scomparso Paul. L'esposizione è chiusa dal dittico Figure Abstract and Vice Versa.


SEAN SCULLY A BOLOGNA


Completa la mostra una selezione di lavori su carta e una serie di contributi filmici dedicati a Scully oppure da lui diretti. Inoltre, in occasione della rassegna, il pittore ha scelto di omaggiare, attraverso l’esposizione di due opere – Cactus e il dittico Two Windows Grey Diptych – il maestro bolognese Giorgio Morandi e di donare al MAMbo, in modo definitivo, la sua recente opera intitolata Aix Wall 4.

[Immagine in apertura: Sean Scully, A Wound in a Dance with Love. Veduta di allestimento. MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2022. Foto Ornella De Carlo. Courtesy Istituzione Bologna Musei | MAMbo]

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