
5 mostre da vedere a Milano durante l'Art Week
Arte
27 marzo 2025

5 mostre da vedere a Milano durante l'Art Week
Arte
27 marzo 2025
La settimana milanese dedicata alle diverse forme di espressione creativa sarà animata da un ricco programma di retrospettive che spaziano dall’arte contemporanea al cinema, passando per l’architettura e la fotografia. Tra gli eventi imperdibili della Milano Art Week 2025 spiccano la retrospettiva dedicata all’artista iraniana Shirin Neshat e la monografica su uno dei capolavori di Van Gogh.
Mancano ormai pochi giorni all’apertura della nuova Milano Art Week 2025, la manifestazione che da nove anni trasforma il capoluogo lombardo nel centro nevralgico dell'arte internazionale. Nel corso di questa nona edizione (che si svolgerà dal 1° al 6 aprile), i visitatori avranno l’occasione di visitare numerose esposizioni che nel loro complesso offriranno una panoramica accurata dell’arte moderna e contemporanea, confermando la vitalità culturale della città. Ecco quindi cinque appuntamenti imperdibili tra i molti eventi in programma durante la settimana milanese dedicata all’arte in tutte le sue forme.
LA PERSONALE DI SHIRIN NESHAT AL PAC DI MILANO
Il PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea si appresta a ospitare dal 28 marzo all'8 giugno Body of Evidence, la ricca retrospettiva centrata sul lavoro dell’artista iraniana Shirin Neshat, già vincitrice del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1999, nonché del Leone d’Argento per la Miglior Regia alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 2009 e del Praemium Imperiale a Tokyo nel 2017.
Figura di spicco nel panorama artistico internazionale da oltre trent’anni, Neshat si è imposta come artista multidisciplinare, capace di spaziare dalla fotografia al cinema, dalla videoarte al teatro, dando vita a opere di grande profondità su temi di pressante attualità come il potere, la religione e la tradizione. Attraverso una selezione di quasi duecento fotografie e dieci videoinstallazioni, provenienti dalle maggiori collezioni museali del mondo, la mostra curata da Diego Sileo e Beatrice Benedetti prende le mosse dalla visione critica di Neshat sul dualismo uomo-donna, per indagare insieme all’artista le tensioni tra concetti apparentemente opposti come l’appartenenza e l’esilio, la salute e il disagio mentale, il sogno e la realtà.
PALAZZO CITTERIO OSPITA UNO DEI CAPOLAVORI DI VAN GOGH
È L’Arlesiana (Ritratto di M.me Ginoux) di Vincent van Gogh l’opera al centro dell’importante monografica attualmente in corso presso il settecentesco Palazzo Citterio, seconda sede della Pinacoteca di Brera nel cuore di Milano. Inaugurata lo scorso 14 marzo e visitabile fino al prossimo 11 maggio, l’esposizione ruota attorno al capolavoro appartenente alla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, evidenziando la rilevanza assoluta del dipinto a confronto con le altre tele dedicate all’amica dell’artista, proprietaria del Café de la Gare di Arles.
Evento inaugurale di un nuovo ciclo espositivo che porterà nelle sale di Palazzo Citterio capolavori concessi in prestito da prestigiose istituzioni internazionali, la mostra dedicata a L’Arlesiana rappresenta un'occasione unica per riscoprire uno dei punti più alti della produzione artistica del maestro olandese.
LA PRIMA GRANDE ANTOLOGICA EUROPEA DI YUKINORI YANAGI
Prende il via oggi (27 marzo) al Pirelli HangarBicocca Icarus, la prima grande antologica europea dedicata all’arte di Yukinori Yanagi. Visitabile per quattro mesi, fino al prossimo 27 luglio, la mostra curata da Vicente Todolì con Fiammetta Griccioli segue il percorso creativo dell’artista nipponico dagli anni Novanta a oggi, attraverso una selezione accurata delle sue imponenti installazioni.
Evocando fin dal titolo il mito greco della sfida di Icaro al sole e dei rischi legati alla protervia dell’uomo che si fida troppo della tecnologia, le opere di Yanagi in mostra nello spazio milanese invitano l’osservatore a riflettere su temi complessi come la globalizzazione e l’impatto delle tecnologie sulle nostre vite.
I DISEGNI DI ETTORE SOTTSASS IN MOSTRA ALLA TRIENNALE DI MILANO
La settimana milanese dell’arte offrirà una delle ultime occasioni per visitare la mostra Ettore Sottsass. Architetture Paesaggi Rovine, ospitata da Triennale Milano e aperta al pubblico fino al 13 aprile. Si tratta del nuovo capitolo della serie espositiva dedicata alla figura di Ettore Sottsass, e raccoglie disegni e schizzi legati ai temi dell’architettura e del paesaggio, dando vita a un racconto visivo di grande impatto. Le opere grafiche sono affiancate da una serie di brani estratti da Rovine, un testo scritto dallo stesso architetto per fare emergere un’idea cardine nel lavoro di Sottsass: dare più importanza a “la parte che si abita rispetto a quella che si vede”.
Curata da Marco Sammicheli con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass, e con l’art direction di Christoph Radl, la mostra Architetture Paesaggi Rovine è allestita nella sala dedicata al celebre architetto e designer, dove trova posto anche Casa Lana, l’installazione permanente che riproduce l’interno di un’abitazione privata progettato da Sottsass negli anni Sessanta.
LA MOSTRA SULL’IMPORTANZA DEGLI STORYBOARD NELLA CREAZIONE DI UN FILM
Come si articola l’intero processo creativo che porta alla realizzazione di un film? A questa domanda risponde l’affascinante mostra A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema, visitabile fino al prossimo 8 settembre presso Osservatorio, lo spazio espositivo della Fondazione Prada all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. L'esposizione ha inaugurato lo scorso 30 gennaio con una raccolta di oltre ottocento storyboard, moodboard, quaderni d’appunti, fotografie e sceneggiature ricche di note di regia, appartenenti a registi del calibro di Wes Anderson, Alfred Hitchcock, Hayao Miyazaki e Martin Scorsese.
Partendo dalle origini dello storyboard, strettamente legati al mondo dell’animazione, la mostra curata da Melissa Harris approfondisce l’importanza centrale e l’evoluzione nel tempo di questo strumento e di tutti i materiali preparatori collegati. I visitatori sono così accompagnati alla scoperta delle diverse fasi della lavorazione di un’opera cinematografica, muovendosi attraverso un allestimento ispirato proprio a uno studio d’artista in cui gli storyboard vengono creati.
[Immagine in apertura: A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema, Osservatorio Fondazione Prada, Milano, Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio, Courtesy Fondazione Prada]
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