Cinque grandi artiste in mostra in Italia nel 2025

<p>Prosegue la ricognizione sulle mostre del 2025. Dopo le anteprime europee, con <a href="https://arte.sky.it/news/maurizio-cattelan-curatore-centre-pompidou-metz-2025" target="_blank">Maurizio Cattelan</a> nei panni di curatore al Centre Pompidou di Metz, la retrospettiva su <a href="https://arte.sky.it/news/fondation-beyeler-mostre-2025" target="_blank">Yayoi Kusama</a> alla Fondation Beyeler e l'attesa rassegna di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-anselm-kiefer-ashmolean-museum-oxford" target="_blank">Anselm Kiefer</a> a Oxford, l'attenzione si concentra sulle artiste. Il prossimo anno, infatti, molti progetti espositivi accenderanno i riflettori su figure femminili di grande rilievo, consolidando il percorso di valorizzazione e riscoperta del ruolo delle donne nell'arte. Mentre nella vicina Svizzera<a href="https://arte.sky.it/news/marisa-merz-carol-rama-mostra-kunstmuseum-berna-2025" target="_blank"> Marisa Merz e Carol Rama</a> saranno al centro di due distinte mostre nel 2025, in Italia le cinque esposizioni che seguono si candidano tra le più interessanti in arrivo dei prossimi dodici mesi.</p><h2>LA GRANDE MOSTRA SU LEONOR FINI NEL 2025 A MILANO</h2><p>Sull'eclettica produzione di una protagonista dell’arte del Novecento si concentra la mostra <em>Leonor Fini</em>, in programma dal 26 febbraio al 22 giugno 2025 presso <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giuseppe-de-nittis-palazzo-reale-milano" target="_blank">Palazzo Reale </a>a Milano. L’esposizione, tra le più importanti e complete retrospettive mai dedicate all’<a href="https://arte.sky.it/news/leonor-fini-mostra-surrealismo-trieste" target="_blank">artista italo-argentina</a>, si propone di celebrarne la poliedricità, presentando un centinaio di opere che documentano l’intero percorso creativo di Fini. Un itinerario espositivo che prende il via dalla sua personale rielaborazione delle tematiche oniriche del <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/surrealismo-italia-parma-dali-magritte-ernst" target="_blank">Surrealismo</a>.</p><h2>A FIRENZE L'ATTESA MOSTRA DI TRACEY EMIN</h2><p>Dal 16 marzo al 20 luglio 2025, <a href="https://arte.sky.it/news/helen-frankenthaler-mostra-palazzo-strozzi-firenze" target="_blank">Palazzo Strozzi</a> a Firenze ospita una grande esposizione <em>Tracey Emin</em>. Si tratta della prima mai dedicata alla celebre <a href="https://arte.sky.it/news/margate-scuola-tracey-emin" target="_blank">artista britannica contemporanea</a> da un'istituzione culturale italiana. In mostra opere storiche e lavori più recenti, selezionati per analizzare la produzione di un’artista innovatrice, che parte dalle proprie esperienze biografiche per indagare temi universali come il desiderio, l'amore e il dolore. Una ricerca condotta da Emin attraverso il ricorso a medium diversi, dalla pittura alla video-arte, passando per la fotografia, il ricamo e le installazioni.</p><h2>ANCHE SHIRIN NESHAT IN MOSTRA NEL 2025 A MILANO </h2><p>A Milano il <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/yuri-ancarani-pac-milano" target="_blank">Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC)</a> si prepara al 2025 con la mostra <em>Shirin Neshat</em>, tra le altre in calendario. La monografica raccoglie un'accurata selezione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/07/fim-shirin-neshat-mostra-cinema-venezia " target="_blank">film</a>, fotografie, e installazioni multimediali dell'artista iraniana, naturalizzata statunitense. In programma dal 28 marzo all’8 giugno, è la prima ampia personale di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/05/shirin-neshat-in-mostra-al-museo-correr-di-venezia" target="_blank">Shirin Neshat</a> organizzata in Italia; le opere dedicate al ruolo della donna nella società islamica e al rapporto tra tradizione e modernità costituiscono il fulcro di questo progetto.</p><h2>MARIA HELENA VIEIRA DA SILVA IN MOSTRA A VENEZIA</h2><p><em>Maria Helena Vieira da Silva: Anatomy of Space</em> è la mostra in arrivo nel 2025 alla <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-collezione-peggy-guggenheim-picasso " target="_blank">Collezione Peggy Guggenheim</a> di Venezia. Curata dalla storica dell'arte Flavia Frigeri, la retrospettiva sull'artista franco-portoghese raccoglie circa settanta lavori provenienti da prestigiose istituzioni museali internazionali e da collezioni private. Dal 12 aprile al 15 settembre il pubblico ha dunque l’opportunità di avvicinarsi all'opera dell'artista, scomparsa nel 1992, che ha contribuito all’affermazione dell'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-donne-astrattismo-guggenheim-bilbao" target="_blank">arte astratta</a> nel corso del XX secolo.</p><h2>A PERUGIA LE FOTO DI DOROTHEA LANGE IN MOSTRA NEL 2025</h2><p>Oltre cento immagini catturate dall’obiettivo di una delle massime esponenti della fotografia documentaria del Novecento compongono il percorso espositivo di <em>Dorothea Lange</em>. A Perugia, Palazzo della Penna - Centro per le arti contemporanee, dal 14 dicembre al 23 marzo 2025, è infatti sede di una retrospettiva che promette di animare il panorama espositivo del capoluogo umbro nei mesi invernali. La mostra riunisce oltre 130 scatti di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-torino-dorothea-lange" target="_blank">Lange</a> e riserva specifica attenzione a quelli realizzati nel periodo della Grande Depressione, come la celeberrima <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-dorothea-lange-bassano-del-grappa" target="_blank"><em>Migrant Mother</em></a>, una delle fotografie simbolo del XX secolo.<br /><br />[Immagine in apertura: Leonor Fini, <em>Femme assise sur un homme nu</em>, 1942. Oil on canvas, 33x46x1,5 cm. Private Collection © Courtesy of Richard Overstreet]</p>

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Le celebrazioni per i 25 anni della Tate Modern

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

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Per la prima volta a Roma i progetti di Yves Saint Laurent come costumista

<p>Universalmente riconosciuto tra i punti di riferimento della moda del XX secolo, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-yves-saint-laurent-musei-parigi" target="_blank">Yves Saint Laurent</a> ha sempre coltivato un amore profondo per il teatro. Il suo interesse per le arti performative è stato influenzato da esperienze che hanno rivoluzionato il suo approccio al mondo dello spettacolo. Lo stesso <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-2-settembre-dior" target="_blank">Christian Dior</a>, suo primo mentore, lo incoraggiò a esplorare l'universo artistico attraverso il teatro, i concerti e le esposizioni. Una curiosità che si tradusse in una straordinaria passione, finalmente approfondita in Italia dalla mostra <em>En Scène. Yves Saint Laurent. Costumi e scene per balletto, teatro e music-hall</em>, allestita alla Fondazione Nicola Del Roscio di Roma fino al 7 marzo 2025.</p><h2>A ROMA UNA MOSTRA GETTA NUOVA LUCE SU YVES SAINT LAURENT</h2><p>È soltanto il 1950 quando a Oran, sua città natale in Algeria, il giovane Saint Laurent assiste a una rappresentazione de <em>L’école des femmes </em>di Molière della compagnia Louis Jouvet. Questo primo incontro con il teatro lo segnerà profondamente; a colpirlo sono soprattutto i costumi e le scenografie disegnate dal pittore Christian Bérard, che diventa per lui una sorta di idolo. La mostra si concentra sul contributo di Saint Laurent come costumista e scenografo, mettendo in risalto la sua padronanza nel combinare colore, luce e movimento per creare costumi destinati ad accompagnare gli artisti sul palcoscenico: disegni, bozzetti e schizzi di scena, esposti per la prima volta a Roma in un allestimento unitario, svelano al visitatore questo legame d'elezione. Realizzata in collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-parigi-fiori-yves-saint-laurent" target="_blank">Musée Yves Saint Laurent</a> di Parigi e il Musée Yves Saint Laurent di <a href="https://arte.sky.it/news/yves-saint-laurent-programmi-tv-1-giugno" target="_blank">Marrakech</a>, la mostra – curata da Stephan Janson – porta nella Capitale i modelli realizzati dal 1959 fino agli anni Settanta.</p><h2>I COSTUMI DI YVES SAINT LAURENT PER IL BALLETTO E IL TEATRO</h2><p>Il debutto di Yves Saint Laurent come costumista venne ufficialmente sancito dalla collaborazione con Roland Petit, che gli commissionò i primi costumi per il balletto <em>Cyrano</em> nel 1959. Nel corso degli anni Sessanta, Petit lo aiuterà a superare il licenziamento da Dior, sostenendolo al momento della nascita della sua prima casa di moda nel 1962 con l'affidamento della realizzazione dei bozzetti per otto balletti in soli due anni. Da quel momento in poi, il grande couturier non ha mai smesso di produrre costumi per il mondo dello spettacolo: le sue creazioni sono state indossate da personalità del calibro di Maya Mikhailovna Plisetskaya (per la quale ballare con un costume Saint Laurent era un aiuto prezioso per entrare nel personaggio) e <a href="https://arte.sky.it/news/catherine-deneuve-venezia-proiezioni-palazzo-grassi" target="_blank">Catherine Deneuve</a> (che attribuì ai costumi di Saint Laurent per <em>Belle de jour </em>un ruolo fondamentale per entrare in sintonia con il suo personaggio).<br /><br />[Immagine in apertura: Bozzetto dei vari costumi per la regina negli atti I, II e III dello spettacolo <em>L'Aigle à deux têtes </em>di Jean Cocteau, diretto da Jean-Pierre Dusseaux al Théâtre de l'Athénée - Louis Jouvet, 1978. Matita di grafite e matita colorata su carta. 54,2 x 55 cm. © Fondation Pierre Bergé — Yves Saint Laurent]</p>

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