Salone di Donatello, Museo Nazionale del Bargello, Firenze, 2025. Photo ©NicolaNeri

Riaperto lo storico Salone di Donatello al Museo Nazionale del Bargello

Arte

22 aprile 2025

Salone di Donatello, Museo Nazionale del Bargello, Firenze, 2025. Photo ©NicolaNeri

Riaperto lo storico Salone di Donatello al Museo Nazionale del Bargello

Arte

22 aprile 2025

Dopo un anno di lavori, il museo fiorentino riapre le porte del Salone di Donatello per presentare al pubblico i capolavori del grande scultore e di altri illustri esponenti del Rinascimento, come Brunelleschi, Ghiberti e Luca della Robbia.

Il Museo Nazionale del Bargello ha reso nuovamente visitabile uno degli spazi simbolo dell’arte italiana: il celebre Salone di Donatello, cuore pulsante dell'istituzione fiorentina. Il vasto ambiente ospita ben nove opere autografe del grande scultore rinascimentale, tra cui due celebri versioni del David (una in marmo, l’altra in bronzo), esposte accanto ai lavori dei suoi collaboratori, allievi e di numerosi artisti di spicco, tra cui Luca della Robbia, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti.

La riapertura è avvenuta a Firenze lo scorso 18 aprile, al termine di un anno di intensi lavori mirati a offrire ai visitatori una nuova e più accessibile esperienza di visita a uno dei “luoghi sacri” della scultura italiana del Rinascimento. L’intervento, che include anche il riallestimento complessivo delle opere esposte, si inserisce nell’ampio programma di rinnovamento e valorizzazione che coinvolge da alcuni anni le diverse sedi del Bargello.

UN NUOVO ALLESTIMENTO PER I TESORI DEL RINASCIMENTO FIORENTINO

Con l’attesa riapertura del Salone di Donatello viene restituito al pubblico un ambiente fondamentale per lo studio e la comprensione dell’arte del Quattrocento. Tra le opere esposte spiccano le statue dei due David di Donatello, ora collocate in una nuova posizione studiata per favorire uno sguardo diretto sull’evoluzione artistica del maestro. La versione in bronzo, da sempre icona dell’intera struttura museale fiorentina, è stata posizionata al centro della sala, mentre la sua controparte marmorea si trova vicino all’imponente statua di San Giorgio.

Gli altri capolavori in esposizione includono il Marzocco, l'Attis, il Putto danzante e altre opere, come il San Giovanni Battista Martelli, scolpite dall’artista fiorentino in collaborazione con i suoi allievi e collaboratori, oppure realizzate in bottega su suo progetto. Il Salone di Donatello è poi arricchito da notevoli esempi di produzione artistica del Rinascimento, come le formelle della Porta nord del Battistero fiorentino, opera di Brunelleschi e Ghiberti, o i lavori di Luca della Robbia, autore di alcune splendide terrecotte invetriate.

IN MOSTRA I “DAVID” DI DONATELLO E I CAPOLAVORI DELLA SCULTURA DEL QUATTROCENTO

Oltre a una nuova disposizione dei tesori, l’opera di restauro e riallestimento di una delle sale più iconiche del Museo del Bargello ha interessato anche il recupero architettonico e il miglioramento dell'accessibilità. I lavori hanno coinvolto tutte le superfici del Salone, inclusa l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione studiato per valorizzare l'ambiente e arricchire l’esperienza di visita.

Grazie a una serie di interventi mirati, come l’ammodernamento degli apparati didattici (ora dotati di QR code per accedere a schede descrittive multilingue), l’allestimento del Salone di Donatello curato da Ilaria Ciseri si distingue per un approccio progettuale maggiormente inclusivo, in grado di valorizzare ulteriormente i già straordinari capolavori scultorei del Rinascimento fiorentino.

[Immagine in apertura: Salone di Donatello, Museo Nazionale del Bargello, Firenze, 2025. Photo ©NicolaNeri]

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