Resterà aperta fino al 17 marzo 2023, nel rinnovato Spazio Mostre del Politecnico di Milano, la rassegna dedicata ai più significativi progetti realizzati dell'architetta giapponese Kazuyo Sejima, che con il collega Ryūe Nishizawa guida dal 1995 il pluripremiato studio SANAA.

Dalla biblioteca della Japan Women’s University di Tokyo al campus dell’Università Bocconi a Milano, entrambi inaugurati nel 2019; dal Centro Culturale di Tsuruoka, in Giappone, al Rolex Learning Center all’università EPFL di Losanna, fino allo statunitense Museo del vetro: è una panoramica di respiro internazionale quella offerta dalla mostra SANAA: Construction and structure with works of Walter Niedermayr, appena inaugurata a Milano. La rassegna, ospitata nel rinnovato Spazio Mostre del Politecnico di Milano fino al 17 marzo prossimo, propone una ricognizione su alcuni dei più significativi progetti dello studio di architettura fondato da Kazuyo Sejima e Ryūe Nishizawa. Ad affiancare i documenti originali sono le opere dell'artista italiano Walter Niedermayr, da oltre due decenni legato a SANAA.LO STUDIO SANAA IN MOSTRA A MILANO Il percorso di visita fa luce sul rapporto esistente tra le singole fasi del cantiere e l’essenza del progetto realizzato. Un proposito perseguito con focus sui progetti presi in esame, dei quali viene ripercorso l'intero iter, inclusa la costruzione, attraverso modelli originali e proiezioni. Curata e allestita direttamente dallo studio SANAA, in collaborazione con Matteo Ruta e Giulia Setti per il Politecnico di Milano, SANAA: Construction and structure with works of Walter Niedermayr è arricchita dalle peculiari indagini del fotografo bolzanino, attivo dal 1985 in progetti nei quali lo spazio è indagato come una realtà occupata e plasmata dalle persone. In questa occasione vengono presentate sette opere che appartengono alle serie BILDRAUM/SPAZIO IMMAGINE e ROHBAUTEN/EDIFICI GREZZI. Prendendo le distanze dalla fotografia architettonica tradizionale, questi dittici insistono su un concetto specifico: il movimento all'interno degli spazi e i differenti punti di vista incidono nella percezione e comprensione dell'architettura.LA STORIA DELL'ARCHITETTA GIAPPONESE KAZUYO SEJIMA Nata a Ibaraki in Giappone nel 1956, Kazuyo Sejima si è formata in architettura alla Japan Women’s University, laureandosi nel 1981. Dopo le prime esperienze al fianco di Toyo Ito, nel 1987 ha aperto il suo studio, a Tokyo. Nel 1995, insieme a Ryue Nishizawa, ha fondato SANAA, realtà oggi fra le più note e influenti della scena architettonica giapponese e globale. Tanti i progetti realizzati in patria e oltre i confini nipponici, fra cui in ambito culturale si ricordano il XXI Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa, il Louvre-Lens, il New Museum of Contemporary Art di New York e, più di recente, il rinnovamento dell'Art Gallery of New South Wales di Sydney. Nel 2010 Kazuyo Sejima è stata la prima donna a essere nominata direttrice della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia; proprio nella città lagunare, nel 2004, era stata insignita del Leone d’Oro della Biennale di Venezia. Si tratta di uno dei prestigiosi riconoscimenti che le sono stati fin qui attribuiti e in questo elenco non possono non essere citati anche il Pritzker Prize (2010), il Japan Architecture Award, l’Officier de l'Ordre des Arts et des Letters e il Praemium Imperiale in onore del principe Takamatsu, ricevuto pochi mesi fa. Non solo progettista, Kazuyo Sejima attualmente è docente di Composizione Architettonica e Urbana presso il Politecnico di Milano; insegna anche alla Japan Women’s University e alla Osaka University of Arts, come visiting professor. [Immagine in apertura: Walter Niedermayr, Bildraum S 157 2006” © Walter Niedermayr, colta nel Museo del vetro a Toledo di SANAA (2006)]
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